Erick Thohir «ha fatto la sua parte prima, ora dipende dagli accordi con Suning. Quella della presidenza però è una situazione da chiarire. Il successore ideale? Steven, senza dubbio».
Così l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sulla questione della presidenza del club, tessendo le lodi del figlio del patron del gruppo Suning.
Moratti non da solo un giudizio positivo della forza finanziaria del nuovo azionista di controllo nerazzurro («Hanno un potenziale notevole»), ma si sofferma anche sulle qualità umane di Zhang Jindong e di suo figlio.
«La famiglia Zhang», spiega l’ex presidente, «ha grandi valori e si dedicano direttamente all’Inter. Basti pensare che il boss ha mandato qui il suo unico figlio maschio».
Giudizio positivo anche sulla nuova dirigenza del club. «Sabatini è un vero appassionato.
Il suo innesto è stato importante e ha saputo gestire bene il rapporto con Ausilio. Antonello è bergamasco, uomo di sostanza e trasparente, inevitabile pensare a Facchetti. Steven mi piace molto, sa dare confidenza pur mantenendo un grande rispetto. Gran lavoratore che non ama mettersi in mostra. Ha grandi meriti nella costruzione di questa
Inter».
Moratti si sofferma anche sui vincoli del Fair Play Finanziario, che ancora legano le possibilità di spesa della società nerazzurra (anche l’esercizio 2017-2018 dovrà infatti chiudersi in pareggio) e sulle limitazioni alle esportazioni di capitali dalla Cina, sottolineando come nel gruppo Suning ci sia un grande rispetto delle regole.
«Hanno grande rispetto per le regole», spiega Moratti alla Gazzetta, «ma sono certo che sul mercato faranno di tutto per andare incontro alle esigenze della squadra».