Giuseppe Gazzoni Frascara (Insidefoto.com)
Giuseppe Gazzoni Frascara (Insidefoto.com)

«Se nel 2005 ci fosse stata la moviola in campo la vicenda calciopoli non sarebbe esplosa e il Bologna non sarebbe retrocesso». Lo ha detto l’ex patron del Bologna Calcio, Giuseppe Gazzoni Frascara, nel corso di un colloquio con i giornalisti a Milano. Nel 2005 il Bologna retrocesse in serie B e fallì.

A distanza di 12 anni, Gazzoni Frascara ricorda gli anni della retrocessione e commenta quanto accaduto negli anni successivi. “A farmi rilevare questa riflessione sulla Var – ha aggiunto – è stato mio nipote Giuseppe, figlio della mia primogenita Enrica. E proprio mio nipote, un giovane ventitreenne che tifa per l’Inter, mi ha fatto riflettere sul fatto che con la moviola in campo si sarebbe posto un freno agli arbitri. Perché calciopoli è stata solo una questione di arbitri che se andavano bene diventavano internazionali. E per andare bene favorivano il potente di turno».

L’utilizzo della Var è «una buona idea. Se ci fosse stata – ha proseguito l’ex patron del Bologna – in quella famosa gara del 2005 Bologna-Juve (0-1), la partita sarebbe finita probabilmente in pareggio. L’arbitro, infatti, fischiò per una punizione contro il Bologna che non esisteva che poi portò alla vittoria della Juve. Quella partita ci portò alla retrocessione».

La Juventus ora è «gestita bene», ma la «simpatia è come l’amore», ha aggiunto Gazzoni Frascara. «La simpati è una cosa diversa dalla gestione. O si ispira simpatia oppure no».

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