L’interesse degli appassionati nei confronti degli esports è ormai sempre più forte. Non sono più considerati solo come un diversivo da sfruttare nel tempo libero, ma come un vero e proprio strumento che può incrementare i ricavi dei club. Un’idea che è stata ben compresa anche da diversi club italiani.
Anche l’ambiente universitario ha così deciso di approfittarne. L’Università Statale di Milano, attraverso il CUS Statale – sezione dell’Università degli Studi di Milano del Centro Universitario Sportivo –, ha infatti deciso di promuovere l’inclusione degli sport elettronici nelle proprie attività istituzionali e l’insegnamento dei valori sportivi attraverso di esso.
Al momento l’iniziativa intrapresa dall’ateneo presente nel capoluogo lombardo non ha uguali nel territorio italiano. Oltre i nostri confini, invece, l’antesignana in questo ambito è stats l’Università di Leicester, nel Regno Unito. La struttura è stata inoltre la prima in Europa a istituire un corso di laurea dedicato al business degli sport elettronici. Un’occasione da non perdere per chi desidera approfondire le potenzialità del settore e trovare un impiego in un ambito in costante divenire.
L’Ateneo milanese per portare avanti il progetto ha istituito una collaborazione con l’University eSports Series che da anni si occupa dell’integrazione degli sport elettronici nelle facoltà di tutto il mondo.
Grazie a questa partnership l’Università degli Studi avrà la possibilità, a partire dal prossimo anno, di allestire delle squadre di videogiocatori che possano rappresentare l’Ateneo in tornei universitari di Overwatch e League of Legends.