Fingiochi e Genoa. Il bilancio d’esercizio del 2016 della Fingiochi, la cassaforte che controlla il Genoa e la Giochi Preziosi, ha fatto registrare perdite per 14,13 milioni di euro. La spiegazione di questo risultato negativo è stata data da Gian Enrico Gelmetti, che nella relazione finale ha elencato tutta una serie di criticità.
Come riportato da Business Insider, l’esercizio negativo è dovuto sostanzialmente a svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie per quasi 18 milioni di euro, in gran parte (le prime due voci di seguito) imputabili alla partecipazione di maggioranza di quasi il 75% nel Genoa. Una cifra che si ottiene sommando 3 milioni di euro versati in conto capitale al Genoa, 9,975 a “finanziamenti infruttiferi erogati nel corso dell’esercizio” e 5 milioni al “finanziamento infruttifero in essere con la società (controllata) Assobello srl”.

Fingiochi e Genoa, il ruolo decisivo delle plusvalenze
Nonostante questo secondo Gelmetti in futuro la situazione dovrebbe migliorare per il club rossoblù e di riflesso per la Fingiochi. E questo perché il Genoa “ha conseguito rilevanti plusvalenze sulla cessione dei calciatori e sta perseguendo un piano di riequilibrio economico”. Positivo in particolare il saldo delle due sessioni di calciomercato del 2017: +18 milioni di plusvalenze a gennaio e +12 milioni in estate, per un totale di 30 milioni.
I tifosi hanno manifestato insofferenza verso questa modalità di risoluzione dei problemi, che predilige la vendita dei giocatori migliori piuttosto che tentare di ottenere dei risultati sportivi di livello per sanare i conti. I conti del Grifone sono in miglioramento, ma la rosa continua a subire un processo di depauperamento. Sulla relazione di Gelmetti, si legge che se il ripiano economico rossoblù subirà “un andamento negativo, ad oggi non prevedibile, Fingiochi sarebbe esposta al rischio legato alle fidejussioni rilasciate nell’interesse del Genoa, relative alla cessione di crediti a banche e società di factoring per 41 milioni e a un finanziamento a medio termine per 10,7 milioni”.

Quindi, Fingiochi (indebitata per 71,2 mln) ha in corso quasi 52 milioni di euro in fidejussioni in favore del Genoa. “Giochi Preziosi è non solo adempiente rispetto agli impegni assunti con gli istituti finanziari, ma il suo positivo andamento consente di prevedere il ritorno alla distribuzione dei dividendi” scrive Gelmetti.