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Antonio Conte festeggia la vittoria della Premier League con il Chelsea (foto Insidefoto.com)

Bilancio Chelsea 2016-2017 – Il Chelsea ha chiuso l’esercizio 2016-2017, coinciso con la vittoria della Premier League sotto la guida di Antonio Conte, con ricavi pari a 361,3 milioni di sterline (415,49 milioni al tasso di cambio medio del periodo considerato – 1 GBP = 1,15 EUR), in crescita del 9,8% rispetto ai 329,1 milioni di sterline del 2015-2016.

L’aumento del giro d’affari è legato principalmente ai maggior ricavi da diritti tv, cui ha contributo il nuovo contratto della Premier League e la vittoria del campionato, e senza avere alcun impatto positivo dalle competizioni Uefa, cui il Chelsea non ha partecipato nella stagione 2016-2017.

Bilancio Chelsea 2016-2017, dal mercato plusvalenze per 69,2 milioni di sterline

Il bilancio Chelsea 2016-2017 si è chiuso con un risultato netto positivo per 15,3 milioni di sterline (17,6 milioni di euro).

L’utile è stato raggiunto grazie al contributo positivo del player trading, che ha evidenziato un risultato positivo per 69,2 milioni di sterline (79,58 milioni di euro), principalmente grazie alla plusvalenza di 60 milioni di sterline (69 milioni di euro) realizzata con la cessione del brasiliano Oscar al club cinese dello Shanghai SIPG.

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L’ex Chelsea Oscar in un contrasto con Ibrahimovic
(Foto Insidefoto.com)

Grazie all’utile realizzato nel bilancio Chelsea 2016-2017, il club di proprietà di Roman Abramovic, è in linea con quanto previsto dal regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario.

Il presidente del Chelsea, Bruce Buck, ha espresso la propria soddisfazione per essere riuscito a chiudere una stagione vincente sotto il profilo sportivo con un risultato economico positivo.

Bilancio Chelsea 2016-2017, le previsioni per la stagione in corso

«Il nostro business – ha spiegato Buck – ha continuato a crescere nel lungo termine e siamo riusciti a registrare un fatturato record nonostante non abbiamo partecipato alla Champions League nella stagione scorsa».

Per la stagione 2017-2018 il management del Chelsea prevede ricavi in crescita proprio grazie al ritorno in Champions League e alla nuova partnership con Nike.

maglia chelsea 2017 2018

«I nostri tifosi hanno giocato un ruolo importante, sostenendo la squadra verso la conquista della Premier League, arrivando alle nostre partite in gran numero. Il nostro numero di fan è in continua crescita e ha contribuito a creare le basi per siglare importanti partnership commerciali».

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1 COMMENTO

  1. Auguri per il nuovo anno e per le nuove iniziative che state per intraprendere.
    Approfitto di questo articolo per indicarvi un’ipotesi di analisi che mi piacerebbe approfondire.
    Siccome ritengo che confrontare tout court i bilanci offra pochi spunti, credo che sarebbe corretto se a seguito della pubblicazione di un bilancio si indicasse oltre al dato assoluto anche la quota relativa di ogni singola voce.
    In particolare porrei l’attenzione sulla composizione dei costi. Su tutti l’incidenza dei costi dell’area sportiva (che io intendo come la somma dei salari per tesserati e gli ammortamenti) sulla totalità dei costi.
    Provo a spiegarmi.
    A me risulta (posso sbagliare) che l’area sportiva della Roma costi il 58% dei suoi costi totali. Per la Juve invece questo dato sale al 68%, per il Napoli è probabilmente più alto, per il City si sfiora l’80%.
    Ora la Roma è delle società citate quella che fa più fatica a far quadrare i conti, nonostante sia anche la società che genera mediamente il più alto volume di plusvalenze.
    Da questi dati si potrebbero trarre delle conclusioni.
    Il dato della Roma se corretto trova una giustificazione? o devo pensare, da critico della prima ora (quindi prevenuto), che l’attività sportiva americana e soprattutto il vorticoso mercato estivo nascondano gattopardescamente una colossale operazione finanziaria e speculativa e poco altro?

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