(foto Insidefoto.com)

Base d’asta Diritti tv Serie A 2018-2021 – E’ stata fissata in 1.050 milioni di euro a stagione la base d’asta dei cinque pacchetti relativi ai diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021, il cui bando è stato approvato ieri dall’assemblea di Lega. Una cifra di poco superiore ai 946 milioni a stagione incassati da Sky e Mediaset per il triennio 2015-2018.

Dopo l’asta andata deserta a giugno, in presenza di un mercato televisivo nazionale tuttora incerto, i 20 club di Serie A e l’advisor Infront, non hanno ritenuto opportuno alzare ulteriormente l’asticella rispetto al ciclo 2015-2018, proponendo inoltre un bando che non stravolge in modo sostanziale l’impianto della scorsa estate.

Base d’asta Diritti tv Serie A 2018-2021: i pacchetti in vendita

Come ricorda la Gazzetta dello Sport, i pacchetti principali sono tre (A, B e C), uguali per le piattaforme satellitare, digitale terrestre e Internet, con le partite interne ed esterne di 8 squadre: Juventus, Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, Lazio, Sampdoria e Spal, almeno secondo una simulazione su quest’anno (ma poi bisognerà vedere per il 2018-19, prima stagione del nuovo ciclo). Cioè tutte le big tranne la Roma.

I pacchetti A, B e C differiscono solo nei diritti accessori: quello destinato a Internet è meno ricco (per esempio manca il bordocampo), cosa che giustifica il suo minor prezzo. I pacchetti del satellite e del digitale, infatti, valgono 250-270 milioni contro i 150-170 del web.

dove vedere Juventus-Roma Tv streaming
Daniele De Rossi e Gigi Buffon (Foto: Insidefoto)

Le altre 12 squadre, tra cui la Roma, ma anche Atalanta, Torino, Bologna, sono state spalmate nei due pacchetti esclusivi, D1 e D2, che sono destinati ad essere acquistati in coppia (le gare della Roma sono un po’ da una parte, un po’ dall’altra) e valgono assieme 300-320 milioni.

Chi acquisterà i pacchetti D1 e D2 potrà trasmettere in esclusiva solo gli scontri diretti tra le 12 squadre, quindi un big match come Juventus-Roma sarà visibile anche sui canali dei licenziatari dei pacchetti A, B e C.

Considerato che i diritti accessori valgono 60 milioni, il totale dei minimi d’asta arriva a circa 1.050 milioni annui.

Base d’asta Diritti tv Serie A 2018-2021: i tempi

Da sabato 6 gennaio il bando sarà pubblico, gli operatori avranno tempo fino al 22 gennaio per presentare le offerte. La novità è un sesto pacchetto globale, venduto in un bando distinto e contenente tutte e 380 le partite del campionato, riservato agli intermediari indipendenti.

diritti tv estero serieA apertura buste diritti tv serieA roadshow infront londra
L’ad di Infront Italy, Luigi De Siervo (foto: Calcio e Finanza)

La Lega darà la priorità ai broadcaster, valuterà le buste pervenute, attiverà nel caso le trattative private e se non dovesse ritenere soddisfacenti le offerte, a quel punto prenderebbe in considerazione le buste degli intermediari. Tutto si svolgerà nel giro di alcuni giorni.

Base d’asta Diritti tv Serie A 2018-2021: l’incasso potenziale per i club

Se dovessero arrivare offerte congrue per i diritti tv nazionali, la Serie A potrebbe spingere l’asticella dei ricavi verso quota 1,4 miliardi.

Carlo Tavecchio (foto Insidefoto.com)

Sono stati giù acquistati, infatti, dall’intermediario Usa Img i diritti tv esteri. Per il triennio 2018-2021 le 20 società di A otterranno 371 milioni. Oltre ai 340 milioni del pacchetto globale, infatti, sono stati attribuiti sempre a Img i diritti connessi al betting per 12 milioni e i diritti per le comunità italiane all’estero a Rai International per 4,5 milioni. A queste somme si aggiungono 7 milioni per la fornitura del segnale e 8 milioni vincolati a investimenti per la promozione del campionato.

Base d’asta Diritti tv Serie A 2018-2021: il dettaglio dei pacchetti

PACCHETTO A (satellite)
Otto squadre sul satellite. Questo pacchetto, destinato alle piattaforme satellitari, contiene le partite in casa e trasferta di 8 club tra cui tutte le big tranne la Roma: in base alle simulazioni c’è pure la Sampdoria.

PACCHETTO B  (digitale terrestre)
Otto squadre sul digitale. Il pacchetto per il digitale terrestre è identico a quello per il satellite: contiene i diritti delle partite delle stesse squadre e anche i diritti accessori sono uguali.

PACCHETTO C (Internet)
Otto squadre su Internet. Pari dignità rispetto ad A e B, a parte qualche differenza nei diritti accessori, ha il pacchetto destinato agli operatori di Internet.

PACCHETTI D1-D2
Dodici squadre in esclusiva. I pacchetti D1 e D2, destinati ad essere acquistati assieme, sono aperti agli operatori di tutte le piattaforme e propongono in esclusiva gli scontri diretti tra 12 squadre, tra cui la Roma.

BANDO PER GLI INTERMEDIARI 
Diritti globali della Serie A

PrecedenteLa Serie A nelle feste non sfonda in tv
SuccessivoLotito lancia l’esca, e si autocandida alla presidenza della Federcalcio

4 COMMENTI

  1. Nonostante la Juventus grazie ai propri tifosi sia nettamente prima nell’audience tv con 75 milioni di telespettatori nella stagione 16/17, il club di diritti tv, nonostante i tifosi della Juventus rappresentino la stragrande maggioranza degli abbonati pay, la Juventus incassa nettamente meno dei principali team spagnoli e la metà dei club inglesi. Questo perché il club NON E’ TUTELATO in Lega calcio e non ha telespettatori in Asia dove le partite per il fuso orario vanno di notte ( i diritti tv esteri della serie A vengono venduti a cifre ridicole per l’inesistente attrattiva data dallo spettacolo, tecnico e ambientale in primis i campi da gioco, mortificante delle partite trasmesse tra club medio bassi di serie A ) e contro la LEGGE MELANDRI imposta CLAMOROSAMENTE dalla politica nazionale contro gli interessi della Juventus..

    • Che il campionato italiano fatturi molto meno di quello inglese è un dato di fatto incontrovertibile. Altro fatto incontrovertibile è la suddivisione dei ricavi è fatta in modo tale che la Juve fatturi ben più delle altre squadre. Il campionato è unico e la differenza tra i ricavi delle 20 squadre dovrebbe essere MINIMO – La Juve prende circa 5 volte la SPAL .
      In premier la differenza tra la prima e l’ultima classificata in premier league è nell’ordine di punti percentuali

      • In Premier ogni club ha il suo stadio pieno in ogni partita. Ogni squadra quindi valorizza il prodotto premier league. In Italia no accade il contrario

  2. Penso che andrebbe diviso il calcio d’elite dal calcio provinciale. Io farei serie A con 10 squadre , 4 turni , 36 partite. (Come in svizzera) . Divieto di prestiti tra squadre di A.

Comments are closed.