Nuovo stadio Fiorentina. Prosegue la partita con il comune di Firenze per il nuovo stadio della Viola. Il progetto, presentato a dicembre 2016, è molto ambizioso: investimento in project financing da 400 milioni per 4mila posti di lavoro che arriverebbero a 8mila con l’indotto. Come riportato da “Il Sole 24 ore”, la procedura individuata per l’operazione è quella prevista dai commi 303 e 304 della Finanziaria del 2013, «qualcosa di non troppo diverso dal modello che ha portato alla costruzione dello Juventus Stadium a Torino», spiega Nardella, sindaco di Firenze.
Seguendola si dovrebbe arrivare a una struttura per 40mila spettatori, con spazi commerciali da 50mila metri quadri e 10mila metri quadri da destinare ad altri servizi.
Nuovo stadio Fiorentina, il club prende ancora tempo
L’operazione, però, prevede incastri tutt’altro che semplici a nordovest della città: il nuovo aeroporto che ha già incassato la Verifica di impatto ambientale condivisa dai ministeri di Ambiente e Beni culturali porterebbe allo spostamento dei mercati ortofrutticoli Mercafir nell’area di Castello, oggi di proprietà di Unipol, con la conseguente liberazione degli spazi su cui dovrebbe sorgere la cittadella viola.
Intanto la Fiorentina prende tempo. Prima delle festività ha annunciato che si riserva altri sei mesi per presentare il progetto definitivo dello stadio: prima vorrebbe valutare nel dettaglio i contenuti della variante urbanistica. I tecnici di Palazzo Vecchio si sono anche incontrati con gli emissari dei Della Valle, facendo il punto sullo stato di avanzamento del piano che doveva essere consegnato entro il 31 dicembre del 2017.
Nuovo stadio Fiorentina, obiettivo 2021: solo Eurnekian può accelerare i tempi
La cosa chiara più o meno a tutti è che con l’impianto direttamente gestito dalla Viola ci sarebbero i presupposti per far crescere un fatturato nel 2016 a quota 135,4 milioni, a fronte di un bacino d’utenza di 1 milione di persone circa. «Fare calcio oggi», secondo Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze, «è molto complicato, tanto più se non puoi contare su un grande bacino d’utenza. Ti scontri con multinazionali e gruppi finanziari parecchio strutturati. Il progetto di stadio, comunque la si metta, renderebbe più sostanziosi i ricavi».
Nuovo stadio Fiorentina, da Bassilichi a Galli: l’importante è fare chiarezza
Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio fiorentina, «da imprenditore» elogia la gestione Della Valle, mentre «da tifoso» si augurerebbe «un progetto ben definito. Lo stadio può essere la chiave di volta: sia in un’ipotesi di rilancio da parte dei Della Valle che per una exit strategy», contando sulla forza del brand “Firenze” e sul fatto che qualche investitore pronto a scommettere sulla Fiorentina potrebbe pure spuntare.
Fiorentina, Della Valle: «Il cuore mi dice di restare, ma devo riflettere»
Giovanni Galli, per nove anni portiere viola ha detto: «Premetto che, per quanto mi riguarda, i Della Valle me li terrei stretti: non sono molti nel mondo del calcio gli imprenditori seri. Quanto alla piazza, qui si chiede soprattutto chiarezza. Che si tratti di lottare per il titolo o per il centro della classifica, sarebbe opportuno che Diego Della Valle in persona venisse allo scoperto».