Yonghong Li interviene in prima persona. Il presidente e patron del Milan ha voluto rendere pubblica la sua posizione con un comunicato pubblicato sul sito della società rossonera.
«I recenti articoli pubblicati dai quotidiani italiani La Stampa e Il Secolo XIX, e poi ripresi da molti altri organi di informazione – si legge nella nota -, relativi a una presunta indagine per riciclaggio a carico del gruppo Fininvest – vicenda poi smentita dalla stessa Procura della Repubblica – mi impongono di fare delle precisazioni in quanto parte coinvolta in questa vicenda».

«Il processo di acquisizione di AC Milan si è sempre svolto con la massima trasparenza, regolarità e correttezza, con il supporto e la consulenza di advisor finanziari e legali di livello internazionale. Tutte le procedure sono state seguite nel pieno rispetto delle leggi e delle prassi vigenti. Tutti gli Istituti finanziari, sportivi e le authority coinvolti hanno ricevuto nei tempi previsti la documentazione necessaria o richiesta per valutare ed approvare non solo il processo di ‘closing’ ma anche i requisiti della nuova Proprietà ora alla guida del Club».

«Ciò che ho letto in questi giorni non riflette nel modo più assoluto la realtà dei fatti – continua Yonghong Li -. Ritenendo pertanto la mia persona, il Gruppo che presiedo, e A.C. Milan S.p.A. parti lese di questa spiacevole e inaccettabile campagna mediatica – basata su congetture e informazioni non corrette – ci riserviamo di avviare tutte le opportune azioni legali al fine di tutelare al meglio l’immagine, la reputazione e la consistenza economica delle società del Gruppo A.C. Milan S.p.A.», ha concluso il patron della società rossonera nel comunicato.