Rapporto KPMG calcio. Quello del calcio è un business in salute. Questo è quanto emerge dalla seconda edizione di “The European Champions Report”, un’analisi di KPMG che mette a confronto le prestazioni finanziarie dei campioni nazionali di 12 leghe professionistiche europee: Monaco, Beşiktaş, Celtic, Chelsea, Basilea, Bayern Monaco, Spartak Mosca, Viitorul Constanţa, Feyenoord, Juventus, Real Madrid e Benfica. Andrea Sartori, “Global Head of Sports” di KPMG e autore del report, ha commentato così i risultati del report: «Il calcio è un business in crescita, e la tendenza è confermata dal fatto che tutti i club tranne due (Bayern e Basilea) hanno aumentato i loro ricavi in termini di valuta locale sull’anno precedente. Inoltre, le entrate generate dalle competizioni europee rimangono un fattore chiave di crescita, in particolare per club di medie dimensioni, in quanto influiscono non solo sul settore televisivo, ma anche sugli incassi alle biglietterie e sull’aspetto commerciale (maggiori bonus di sponsorizzazione)».
Rapporto KPMG calcio, per il Monaco +86% di ricavi
Passando a dati più precisi, il Monaco è il club che – attraverso i risultati raggiunti – ha goduto della crescita maggiore in termini di ricavi: 86% sull’anno precedente. I Campioni di Francia in carica, con un budget circa un quarto rispetto ai rivali nazionali del Paris Saint-Germain, hanno anche mostrato la maggior dipendenza dalle competizioni UEFA, con il 45% del reddito derivante dalla distribuzione finanziaria del massimo organo calcistico europeo. Al secondo posto per crescita dei ricavi si posiziona invece il Celtic, con il 52%.

Rapporto KPMG calcio, i successi sul campo fanno crescere i costi del personale
Il Real Madrid è il club che ha messo insieme più ricavi: 671 milioni di euro, comunque ancora leggermente dietro al Manchester United che però non fa parte dell’analisi. Le “Merengues” sono seguite dal Bayern Monaco (588 milioni), nonostante il mancato raggiungimento delle semifinali di Champions League per la prima volta in sei anni. Il Chelsea ha conseguito ricavi pari a 420 milioni di euro.
Se da un lato le vittorie sul campo hanno un impatto positivo sui bilanci, dall’altro si trasformano in un costo in termini di bonus ai calciatori: tra i club più importanti, i più alti rapporti reddito/costo del personale sono stati fatti registrare da Real Madrid (61%), Juventus (64%) e Monaco (69%), tutti club che hanno raggiunto le semifinali di Champions League.

Rapporto KPMG calcio, essere redditizi è possibile
«Una delle principali sfide che hanno colpito i club calcistici negli ultimi anni ha riguardato la sostenibilità delle loro attività commerciali», ha detto ancora Andrea Sartori. «Nonostante ciò, tutti i club inclusi nel rapporto hanno ottenuto un profitto al netto delle imposte. Anzi, nonostante i prezzi dei trasferimenti e i costanti aumenti dei costi del personale, l’industria è diretta verso una direzione in cui essere redditizi non sembra essere più una chimera. Inoltre, i club che eccellono nello sviluppo dei giocatori e nella loro vendita sul mercato, è probabile che abbiano un vantaggio competitivo, Tre esempi principali a questo riguardo sono Chlesea, Juventus e Benfica, grazie ai trasferimenti di Oscar, Pogba, Gonçalo Guedes e Lindelof. I portoghesi hanno raddoppiato il profitto al netto delle imposte rispetto allo scorso anno (44,5 milioni), mentre la Juventus ha incrementato i profitti di quasi 40 milioni di euro rispetto all’anno precedente».

Un ultimo aspetto curioso riguarda infine i social media. Mentre il Real Madrid rimane il club più seguito al mondo con quasi 210 milioni di follower, alcuni giocatori mostrano cifre sconcertanti, con una portata a volte anche superiore a quella del club in cui giocano, come nel caso di Cristiano Ronaldo (Real Madrid), James Rodríguez (Bayern), David Luiz (Chelsea), Falcao (Monaco) e Pepe (Beşiktaş).
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