Le elezioni per il nuovo presidente della Figc sono alle porte: a sfidarsi, come noto, saranno tre candidati, ovverosia Cosimo Sibilia, Damiano Tommasi e Gabriele Gravina.
Trai tanti temi affrontati, nei programmi elettorali di ognuno dei candidati è presente non solo il tema delle seconde squadre, ma anche quello della riforma della Coppa Italia. Abbiamo così deciso di mettere i programmi a confronto su questa particolare tematica.
Sibilia è l’unico non fa riferimento esplicito ad una possibile rinnovazione della coppa nazionale, al contrario di Gravina e Tommasi. L’attuale presidente della Lega Pro spiega così la sua idea per «il rilancio ed il consolidamento della coppa nazionale», un rilancio che «passa attraverso l’accrescimento della sua reputazione ed il riconoscimento del suo valore sportivo. Per riuscire in tale crescita è necessario coinvolgere l’intero tessuto sportivo, con graduale inserimento nella competizione dei club in base ad una sorta di ranking. L’idea progettuale tende a valorizzare il carattere “nazionale” della manifestazione ma anche a garantire un’elevata qualità del prodotto, ai fini della sua visibilità e del suo impatto economico», conclude Gravina.
Più nello specifico va Damiano Tommasi, che parla esplicitamente di «allargare il format attuale alla partecipazione delle squadre dilettanti». «Senza incidere nell’attuale programmazione dei primi turni della competizione (a partire dal 15 di agosto ca.), e possibile costruire una fase preliminare che coinvolga una parte molto estesa del sistema dilettantistico, dedicando i mesi di Giugno e Luglio allo sviluppo di un torneo interno alla LND che coinvolga i campionati di Terza, Seconda e Prima categoria, Promozione, Eccellenza e Serie D», si legge nel programma elettorale dell’attuale presidente dell’AIC. .
«Al termine dei turni di selezione (con partecipazione non obbligatoria ma aperta a tutte le società) si individuerebbe un numero ristretto di club da far accedere all’attuale calendario della Coppa – prosegue il documento -. Questo sistema, ad adesione facoltativa, offre ai club dilettantistici un’opportunita sportiva inedita».
«L’apertura di un confronto tra tutte le Leghe interessate aiutera a trovare la modalita piu consona per stimolare una diversa prospettiva verso la Coppa Italia, che dovra e potra così diventare sempre piu la “Coppa degli italiani”. Insieme alla Lega di A, infine, si valutera l’ipotesi, molto dibattuta, del sorteggio del campo di gara in occasione dei turni ad eliminazione diretta, cercando di valorizzare in questo modo le piccole realta con la presenza di grandi Club in piazze altrimenti non frequentate», conclude Tommasi nel suo programma elettorale.