Sempre presente nella Money League di Deloitte, l’Inter si piazza al quindicesimo posto in classifica, in rialzo di quattro posizioni. La scalata dei nerazzurri è stata guidata in particolare da un significativo incremento (137%) degli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni e dal merchandising, per un totale di 75,2 milioni di euro.
Inter Deloitte Football Money League 2018, il fattore Suning fa crescere i ricavi
Un incremento possibile grazie all’acquisizione del club da parte del gruppo Suning nel giugno 2016. Nell’esercizio 2016-2017 la proprietà cinese ha infatti siglato importanti contratti commerciali con il club nerazzurro che hanno contribuito a colmare il gap accumulato nelle ultime stagioni dai nerazzurri rispetto ai top club europei.
Il totale dei ricavi si porta così a 262,1 milioni di euro, dei quali esattamente la metà proviene proprio da sponsor e merchandising (130,1). Solo l’11% degli introiti (28,4 milioni) proviene invece dagli incassi per le partite, mentre i proventi derivanti dai diritti televisivi ammontano a 103,6 milioni di euro (39%).
Inter Deloitte Football Money League 2018, gli introiti mascherano i risultati sportivi
Questa crescita, dal punto di vista economico, ha contribuito in parte a mascherare le difficoltà mostrate dall’Inter sul campo, dove la squadra ha collezionato un settimo piazzamento in Serie A e nessuna partecipazione alle competizioni UEFA per la stagione 2017/18.
L’impatto dell’aumento delle entrate per quanto riguarda il settore commerciale getta ottimismo sulle prospettive future della Money League per l’Inter, che era sembrata destinata ad abbandonare la top 20 per la prima volta, soprattutto considerando che per tutte e tre le voci di entrata i club della Serie A hanno avuto il tasso di crescita più basso rispetto alle società dei cinque migliori campionati europei negli ultimi anni.
Ottimo il balzo dell’Inter, soprattutto se si considera che a differenza di quasi tutti gli altri club in classifica, non fa la Champions.
Un eventuale ritorno in CL porterebbe come minimo altri 50 milioni, che farebbero arrivare il fatturato sopra i 300 milioni, a ridosso della Top Ten. A quel punto si potrebbe cominciare davvero a sognare il ritorno ad alti livelli.