Il Napoli di Aurelio De Laurentiis è la terza e ultima società italiana – dopo Juventus e Inter – a conquistarsi un posto nella Deloitte Football Money League 2018. Il club partenopeo rientra in classifica per la prima volta dall’edizione del 2015, in seguito a una stagione 2016/17 di successo che lo ha visto avanzare agli ottavi di finale di Champions League e posizionarsi sul terzo gradino del podio in Serie A.

Napoli Deloitte Football Money League 2018, ricavi dai diritti tv superiori al totale del 2015/2016
Risultati che hanno garantito un incremento delle entrate derivanti dai diritti televisivi del 51%, portando la cifra a 147 milioni di euro, più del totale dei ricavi della stagione 2015/16. I successi ottenuti sul campo hanno fatto sì inoltre che aumentassero anche le entrate provenienti dagli incassi per le partite. L’affetto dei tifosi vale il 28% del totale dei ricavi, ovvero 19,4 milioni di euro. Per arrivare alla cifra definitiva di 200,7 milioni di euro ci sono da considerare i 34,3 milioni guadagnati tramite sponsorizzazioni e merchandising (corrispondenti al 17%).
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Napoli Deloitte Football Money League 2018, il fallimento Champions può influire sul futuro
Come per tutti i club italiani, anche per il Napoli la partecipazione alle competizioni UEFA è una condizione molto importante per cercare di mantenere la propria posizione nella Money League. Dal punto di vista commerciale invece, buone notizie giungono dal fronte del main sponsor – Acqua Lete – con il quale il club azzurro ha rinnovato la partnership nel 2016/2017 siglando un contratto record. In prospettiva futura, la possibilità del Napoli di scalare la Money League è indebolita dall’uscita anticipata dalla Champions League, risultato parzialmente attenuato dal momentaneo primo posto in campionato, che potrebbe permettere ai partenopei di tornare a vincere uno scudetto per la prima volta dalla stagione 1989/1990 e rompere così i sei anni di dominio della Juventus.