Semestre positivo per Sky, che nonostante il lieve calo di abbonati fatto registrare rispetto al 31 dicembre 2016 (circa 41.000 unità in meno, per un totale di 4.768.000 clienti), presenta dei conti in salute relativamente al periodo luglio-dicembre 2017. Come riportato da “Italia Oggi”, i ricavi della piattaforma satellitare si attestano attorno a 1,438 miliardi di euro (+4% sullo stesso semestre 2016), con un ebitda a 196 milioni di euro (+17%), un ebit a 113,1 milioni di euro (+44,2%) e raccolta pubblicitaria per 150 milioni di euro (+23%).
Sky semestre in crescita, abbonati stabili nonostante l’aumento dei prezzi
Crescono anche i ricavi medi mensili per abbonato, che salgono a 44 euro (rispetto ai 42 dello scorso semestre) grazie soprattutto al passaggio di fatturazione ogni quattro settimane (incremento di prezzo del +8,6%), mentre rimane sostanzialmente basso il tasso di recesso dall’abbonamento (9,6%).
I conti in tasca alle TV: il canone spinge la Rai, da Sky i maggiori investimenti
Insomma, nonostante non si tratti di un business dalla elevatissima redditività, quello di Sky continua a crescere grazie a una serie di fattori: dalla diversificazione delle fonti di ricavo, all’aumento del peso della pubblicità, dal buon successo di SkyQ, alla grande fedeltà della base abbonati, rimasta tutto sommato immutata nonostante il sensibile aumento dei prezzi.
Sky semestre in crescita, novità e contenuti esclusivi per il prossimo futuro
I piani per il futuro contribuiranno inoltre a rendere Sky sempre più appetibile rispetto ai competitor. Le novità in arrivo per il mercato italiano, infatti, sono tante: l’acquisizione dei diritti tv della Formula Uno in esclusiva assoluta per i prossimi tre anni; l’acquisizione dei diritti tv per gli Europei di calcio 2020, con tutti i 51 match, di cui 24 in esclusiva (gli altri andranno anche in chiaro sulla Rai); e, dopo il lancio di fine 2017 del nuovo decoder SkyQ, partirà pure una nuova offerta di tv a banda larga, che consentirà ai clienti con il contratto fibra di collegare il decoder e vedere tutta l’offerta televisiva di Sky senza la necessità di avere una antenna parabolica.
Anche la visione dei programmi in modalità on demand è cresciuta del 30%. Da un lato Sky deve infatti difendere il proprio business, ma allo stesso tempo attaccare quello dei nuovi broadcaster in streaming, come Netflix o Amazon Prime. E se Netflix annuncia di investire 5,59 miliardi di euro nel 2018 per la produzione di contenuti originali, Sky Plc rilancia: investirà infatti nel 2018 ben 8 miliardi di euro in contenuti originali, tra serie tv, fi lm, show e diritti sportivi