Tra i tanti argomenti sul tavolo per i nuovi vertici della Figc commissariata uno dei principali è quello del nuovo commissario tecncio della nazionale italiana. Il prossimo marzo, infatti, gli azzurri scenderanno in campo contro Argentina e Inghilterra in due amichevoli, in cui in panchina dovrebbe sedersi l’attuale tecnico dell’Under 21 Luigi Di Biagio. Ma il futuro dovrebbe essere diverso.
“Già domani metteremo sul tavolo le problematiche dando delle priorità. Fra queste ci sono le due amichevoli della Nazionale, che in questo momento non ha un allenatore”, ha ammesso Roberto Fabbricini, neo commissario della Figc. “Su questo ci sarà l’aiuto di Costacurta, perché le due partite saranno molto importanti per l’opinione pubblica e per la passione che non sarà venuta meno, o almeno spero, a causa eliminazione. Una volta messa una pezza per le due amichevoli, allora andremo nello specifico”.
“Di Biagio subito al timone? Penso sia prematuro parlarne ora. Già stasera mi vedo con Costacurta e ne parleremo insieme. I nomi? Sono quelli, da Conte ad Ancelotti, passando per Mancini. Bisogna valutare tutti i pro e i contro. Nessuno è fuori, nemmeno Ranieri. Fattori tecnici e di disponibilità della Federazione saranno i parametri da osservare”, ha concluso Fabbricini.
“Il ct? I nomi sono quelli già sentiti, persone che hanno condiviso con me partite con nazionale anche militare. Come Mancini, tanto per fare uno dei nomi papabili”, le parole invece di Costacurta. “Dobbiamo cominciare con i colloqui – assicura in conferenza stampa – i tempi non sono frettolosi ma bisogna iniziare a muoversi e il prima possibile andare a parlare con loro”.
“Selezionatore o allenatore per allenare la Nazionale? Pensavo servisse solo un selezionatore. Poi ho visto i miracoli di Conte in Francia all’Europeo e ora ho più dubbi a riguardo”, ha proseguito. “Si dovrà valutare un po’ le diverse piste, ma quello che è sicuro è che abbiamo i migliori tecnici al mondo, insieme agli chef e ai ricercatori”, ha continuato l’ex terzino del Milan e della nazionale.
“Giovani italiani? Sabato sono andato a vedere una partita del campionato Primavera a Milano e ho visto piccoli talenti meravigliosi. Roma-Torino, semifinale di Coppa Italia, ne ha data conferma. Allora mi sono chiesto come mai questi giocatori non riescano a fare il grande salto. Siamo noi a non dare loro gli strumenti necessari”, ha concluso Costacurta.
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