Brian Roberts non è certo conosciuto al grande pubblico come Rupert Murdoch, ma il ceo di Comcast, come spiegato da Affari & Finanza di Repubblica in un dettagliato profilo del colosso dei media Usa, potrebbe diventare in un prossimo futuro l’uomo più potente del pianeta nel mondo delle telecomunicazioni.
Comcast, che ha la sua sede centrale a Philadelphia, in Europa e in Italia non è particolarmente nota, ma negli Stati Uniti chiunque sa di che cosa si parla.
E’ la più grande società di telecomunicazioni globali degli Usa, la prima televisione via cavo per numero di abbonati, la seconda multichannel complessiva con la sua Xfinity (dopo At&t che controlla U-Verse e Direct Tv), il più grande fornitore di servizi Internet nelle case americane.
Un gigante, che oltre a Xfinity, possiede canali nazionali come Nbc e Telemundo, diversi canali solo via cavo (tra cui MsNbc, CNbc, USA Network, lo sportivo NbcSn, quello che trasmette le gare della Premier League, The Weather Channel e altri) ma che è anche proprietario dello studio di produzione cinematografica Universal Pictures e dei parchi gioco tematici Universal Parks & Resorts a Los Angeles, Orlando, Osaka e Singapore.
Inoltre sta costruendo gli Universal Studios di Pechino, che diventeranno i più grandi studios di cinema della Cina. Un gigante che adesso ha deciso di muovere alla volta dell’Europa.
Comcast con Sky punta a entrare sul mercato europeo
Un gigante che adesso ha deciso di muovere alla volta dell’Europa. Come? Andando alla conquista di Sky.
Roberts ha offerto a Sky 12,5 sterline per ogni azione (per un totale di 22,1 miliardi di sterline, ovvero 30,87 miliardi di dollari – o circa 25 miliardi di euro al cambio attuale), una proposta più allettante per ben il 16% di quella della 21st Century Fox di Rupert Murdoch (che aveva offerto 10,7 sterline ad azione per il 60% che ancora non possiede). Una mossa che ha preso di sorpresa lo “squalo” australiano-americano.
Sotto la direzione di Brian Roberts, Comcast ha iniziato ad acquistare la proprietà di canali sportivi regionali come “E!” (che è oggi uno dei principale canali di intrattenimento) oltre a diventare il proprietario di due squadre: Philadelphia 76ers (basket) e Philadelphia Flyers (hockey).
Da allora in poi è stato un successo (e un’acquisizione) dietro l’altro. Con l’acquisto (nel 2001) di AT&T Broadband, che era all’epoca il maggior provider di tv via cavo, e soprattutto con quello (2011) di Nbc Universal (nel logo attuale di Comcast c’è la ruota di pavone multicolore che è il simbolo del più conosciuto network televisivo) quella che era nata come una piccola azienda familiare è diventata un gigante.
Ora la sfida finale. Acquistando Sky – che è la più importante televisione satellitare in molti paesi d’Europa come Italia, Regno Unito, Germania e Spagna – Comcast diventerebbe la prima azienda di telecomunicazioni globali al mondo.