Gianni Infantino (Insidefoto.com)

Infantino su Var e Italia – Gianni Infantino è soddisfatto del lavoro fatto finora nell’avvicinamento ai Mondiali di Russia che si disputeranno in estate. Il presidente della FIFA, in un’intervista esclusiva rilasciata alle reti Mediaset, ha voluto aprire parlando dell’approvazione del Var da parte dell’IFAB: «E’ un momento storico per il calcio. Dopo decenni di discussioni, dibattiti e di polemiche si è finalmente deciso di introdurre la tecnologia e di aiutare gli arbitri a prendere le migliori decisioni. E’ una scelta che avrà un impatto positivo sul calcio e sul gioco, perché permette di prendere delle decisioni più corrette: dobbiamo essere felici di questo».

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Infantino su Var e Italia, la decisione sulla tecnologia ai Mondiali sarà presa il 16 marzo

Var che si potrebbe già vedere all’opera proprio durante i prossimi Mondiali: «La decisione di utilizzare la VAR ai Mondiali dovrebbe essere presa il 16 marzo, quando a Bogotà ci sarà una riunione del Consiglio della FIFA, che è l’organo competente per decidere sui regolamenti delle competizioni. Io, ovviamente, sono molto favorevole: ero molto scettico due anni fa, ma abbiamo provato e visto che funziona. Le statistiche dicono che si è passati da un’accuratezza del 93% a un’accuratezza del 99% delle decisioni degli arbitri. Se vogliamo che la miglior competizione calcistica al mondo sia arbitrata nel miglior modo possibile dobbiamo aiutare gli arbitri e sicuramente con la VAR possiamo farlo».

L’arbitro Gavilucci consulta il VAR durante Inter-Spal (foto Insidefoto.com)

Secondo Infantino, l’Italia ha collaborato tanto sotto l’aspetto della tecnologia in campo: «Posso solo ringraziare e complimentarmi con l’Italia per quello che ha fatto negli ultimi due anni. Da decenni in Italia si parla della moviola in campo, anche se a Collina non piace chiamarla così. E’ stato fatto un lavoro eccellente da Collina e anche dal movimento italiano, a partire dalla FIGC con l’allora presidente Tavecchio, il presidente degli arbitri Nicchi, fino a Rosetti, Rizzoli e a tutti gli arbitri che si sono impegnati in questa bella sfida».

Infantino su Var e Italia: «Dobbiamo migliorare la comunicazione e i tempi di attesa»

Nemmeno le critiche alla Var scoraggiano il presidente della FIFA: «Siamo coscienti che dobbiamo migliorare i tempi d’attesa e la comunicazione. Tutti devono sapere cosa succede e cosa sta comunicando l’arbitro, ma alla fine la cosa che conta è che il direttore di gara prenda la decisione corretta. Secondo le statistiche calcolate su mille partite, in media si perde un minuto per la VAR e sette minuti solo per le rimesse laterali, che in una gara non incidono. Quindi direi che si può perdere un minuto, se serve per prendere una decisione che invece può cambiare il risultato di una partita».

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Poi, una battuta sull’atmosfera che si respira in Russia: «Sarà un Mondiale assolutamente spettacolare, sarà il più bello della storia. Arriveranno un milione e mezzo di persone: potranno farlo senza bisogno del visto, ci saranno i trasporti gratuiti nelle città e l’accesso gratis ai musei grazie ai biglietti delle partite. Gli stadi sono bellissimi e per tutto il paese sarà una questione di orgoglio nazionale far vedere che sono in grado di organizzare una bellissima competizione. Sarà una bella ed emozionante festa: venite in Russia».

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Gli azzurri in lacrime al termine del pareggio 0-0 con la Svezia (Insidefoto.com)

Infantino su Var e Italia, per il presidente della FIFA il bel paese ha le figure giuste per ripartire

Chiusura dedicata alla ricostruzione del calcio italiano: «Il fatto che l’Italia non si sia qualificata al Mondiale è stata una bella tegola per tutto il calcio italiano. Bisogna lavorare molto e trovare le forze e le risorse per ripartire. In Italia c’è passione, talento, preparazione e ci sono le strutture, quindi bisogna che tutti inizino a mettere da parte i propri interessi per pensare agli interessi del movimento calcistico italiano, per rifondare la tradizione del calcio italiano: la maglia azzurra fa emozionare gli italiani ma anche tutti i tifosi del calcio. E quella maglia azzurra merita di stare nei primi posti tra le nazionali. Adesso ci sono le persone competenti per lavorare e se serve come FIFA siamo a disposizione per dare una mano. E’ importante per il mondo del calcio che l’Italia sia forte».

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