Yonghong Li causa Elliott
Il presidente del Milan, Yonghong Li (foto: Daniele Mascolo)

Proseguono i lavori in casa Milan per rifinanziare il debito del club e della holding Rossoneri Sport Investment.

Dopo aver incaricato la banca d’affari Merrill Lynch, che già da qualche settimana si stava occupando del rifinanziamento del debito del Milan, di seguire l’operazione anche il riassetto della holding, secondo quanto riportato da Repubblica, Yonghong Li starebbe lavorando alla possibilità di individuare un socio di minoranza che lo affianchi in Rossoneri Sport.

Secondo il quotidiano, l’opzione sul tavolo del presidente del Milan e dei suoi consulenti sarebbe quella di cedere il 25% della holding. L’operazione, da effettuare in aumento di capitale e non attraverso una cessione di quote del veicolo lussemburghese, consentirebbe a Rossoneri Sport Investment di disporre delle risorse per chiudere la propria esposizione debitoria verso il fondo Elliott.

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Catena di controllo AC Milan dopo l’acquisizione da parte di Yonghong Li

L’altra soluzione, studiata da Merrill Lynch, non prevede l’arrivo di un nuovo investitore nel capitale della holding, ma lo spacchettamento del debito (180 milioni circa) di Rossoneri Sport in più tranche, offerte poi ad altrettanti investitori in titoli di debito, che otterrebbero in garanzia azioni del Milan.

La strada maestra, secondo Repubblica, è però quella di individuare in tempi stretti un socio di minoranza per la holding.

L’Uefa ha convocato il Milan a Nyon tra il 16 e il 20 aprile, per conoscerne nel dettaglio la situazione economica in vista del settlement agreement di maggio con le sanzioni sportive sul fair- play finanziario.

Se non spunterà in fretta il socio di minoranza – sottolinea ancora Repubblica – a Yonghong Li resterà la soluzione alla Thohir: vendere una quota di maggioranza e rimanere soltanto col 30-40% delle azioni del Milan, in attesa della quotazione in Borsa, per rientrare dall’impegno economico in due tempi.

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1 COMMENTO

  1. Marco Spinelli.Ritengo che il Milan se in qualche maniera centra la qualificazione in Champions un compratore lo trova(la soluzione del socio di minoranza la trovo poco percorribile)gli esempi di PSG e Manchester City penso che a questo punto facciano testo,non basta prendere delle squadrette e trasformarle in squadroni,il pedigree nel Calcio conta.Stiamo a vedere,ma dopo l’ennesimo fallimento del PSG vediamo se gli sceicchi vorranno continuare a puntare su di una squadra che in Europa proprio non riesce a sfondare.

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