Il presidente del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, difende il piano della Federcalcio tedesca di consentire a singoli azionisti di detenere la maggioranza del capitale di un club della Bundesliga.
«Spero che la Lega calcio tedesca si sbarazzi della regola 50+1», ha detto Rumenigge in un’intervista pubblicata dalla rivista GQ, alludendo alla regola che attualmente proibisce a qualsiasi investitore di detenere la maggioranza delle azioni in un club professionale.
«Penso – ha detto l’ex attaccante dell’Inter – che ogni club debba decidere autonomamente se vuole aprirsi agli investitori, e fino a che punto, o se si rifiuta totalmente di aprirsi», ha aggiunto.
La regola del 50+1 è uno dei pilastri su cui si fonda attualmente la governance della Bundesliga.
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Secondo tale regola nessun soggetto diverso dalle associazioni sportive che hanno dato origine al club possono detenere la quota di maggioranza. Questo accade in tutte le più importanti società tedesche, dal Bayern Monaco al Borussia Dortmund, salvo alcune eccezioni come il Bayer Leverkusen (di proprietà dell’azienda farmaceutica Bayer) o il Wolfsburg (detenuto dalla casa automobilistica Volkswagen).
Nel 2011 è stato stabilito, infatti, che sponsor con un coinvolgimento di oltre 20 anni in un club possano assumerne la proprietà, se con il consenso dei soci.
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Ora però la regola “50+1” sembra vacillare sotto la pressione di alcuni club che temono di non avere il peso finanziario necessario per competere con i rivali della Premier League e della Liga spagnola: la partecipazione diffusa – sostengono – scoraggia i ricchi imprenditori e le grandi aziende dall’investire in Germania perché non possono acquistare una partecipazione di controllo.
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