C’è ancora tanta strada da fare per il Milan e il suo azionista, Yonghong Li, verso il rifinanziamento dei 303 milioni concessi dal fondo Elliott al finanziere cinese per rilevare il club rossonero da Fininvest. Il club rossonero si è affidato alla banca d’affari Merrill Lynch per questa operazione, ma il vero nodo da sciogliere è la ricerca del nuovo finanziatore che andrà a sostituire in toto il fondo Usa di Paul Singer il quale, a fronte del prestito, ha in pegno sia il 100% del Milan, sia il 100% del veicolo finanziario di Li.
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Nuovo stadio Milan per il rifinanziamento, i conti dei rossoneri migliorano
Una possibilità – già prospettata in passato – è quella dell’ingresso dell’americana Hps Investment Partners, ma la situazione deve essere definita in modo chiaro. Come riporta “MF-Milano Finanza”, siccome la posta del rifinanziamento si è alzata a 400-420 milioni (tra i 260 e i 300 milioni verrebbero richiesti dal Milan), lo scenario sta mutando in modo repentino. Perché, vista la cifra, non è facile trovare un operatore disposto a scommettere sullo sviluppo del solo business sportivo, nonostante il miglioramento dei conti rossoneri: i ricavi semestrali sono saliti da 101.8 a 106.5 milioni, l’ebitda è stato positivo per 31,5 milioni (dal precedente -12,7 milioni) e la perdita è stata di 22,3 milioni con un debito salito da 141,2 a 165 milioni.
Nuovo stadio Milan per il rifinanziamento, un impianto di proprietà porterebbe investitori
Tra le possibilità che si prospettano per un rilancio del club, inevitabile pensare all’avviamento di un progetto per la realizzazione dello stadio di proprietà. Una soluzione, che oltre a dotare di un’importante infrastruttura il club aprirebbe le porte a nuovi investitori industriali pronti a intervenire nella partita del rifinanziamento. Questa opzione potrebbe dare maggior stabilità ai conti prospettici della società di calcio e permetterebbe di aumentare sensibilmente i ricavi potenziali: gli introiti derivanti della stadio andrebbero a sommarsi a quelli derivanti da ripartizione dei diritti tv, sponsorizzazioni e, infine, incassi dei match casalinghi.
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Nuovo stadio Milan per il rifinanziamento, sempre al vaglio la zona di Porto di Mare-Rogoredo
Tuttavia i tempi per il rifinanziamento sono particolarmente stretti, mentre quelli per l’attuazione di un progetto come lo stadio sarebbe necessariamente più lunghi. Ovviamente, questa ipotesi è vincolata non solo alla realizzazione di un master plan sostenibile, anche in termini di costi, ma anche all’intesa da trovare con il Comune di Milano. Non è infatti detto che l’amministrazione comunale accetti qualsiasi proposta rossonera, soprattutto per una questione di spazi. Difficile immaginare un progetto in stile Tor di Valle, l’area nella quale sorgerà il nuovo stadio della Roma. In questo senso, di spazi a disposizione ce ne sarebbero. In particolare, il Comune è pronto a cedere alla società un’area in zona Porto di Mare-Rogoredo (periferia sudest della città), garantendo al club – che aveva pensato anche alla zona della Bovisa o a Piazza d’Armi –, al partner industriale e allo sviluppatore la possibilità di realizzare non solo l’impianto sportivo ma anche altri insediamenti: attività affini a quelle dello stadio che abbiano anche un coté commerciale.