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Lo sport non solo come competizione agonistica ma come veicolo di integrazione e crescita sociale, quindi anche come un’occasione per aggregare sul campo di gioco atleti con disabilità, difficoltà relazionali, disagi sociali insieme ad atleti-partner normodotati tesserati per le scuole calcio.

Il progetto di calcio integrato “Un goal per l’inclusione sociale”, avviato grazie alla collaborazione tra Fondazione Artemio Franchi Onlus e UPD Unione Polisportiva Dilettantistica Isolotto, prosegue con un altro incontro in programma giovedì prossimo 22 marzo (dalle ore 17.30 alle 19.30) nella sala riunioni della UPD Isolotto in via Pio Fedi 7 a Firenze.

Dopo i saluti di Gino Fantechi Materni (vicepresidente della UPD Isolotto) e l’intervento di Francesco Franchi (presidente della Fondazione Artemio Franchi Onlus e vicepresidente LND Lega Nazionale Dilettanti), l’incontro di giovedì prossimo si focalizzerà su due tematiche del progetto “Un goal per l’inclusione sociale”. Si parlerà di “tecnica al servizio dell’educazione sportiva” e di “psicologia e relazioni in ambito sportivo” con Maria Claudia Cavaliere e Roberto Predecca (rispettivamente componente e vicepresidente del Comitato Scientifico della Fondazione Artemio Franchi Onlus) e con Leonardo Fantechi Materni, Niccolò Borghesi, Mirco Belardi, Rossella Capecchi, Giulia Magnatta, Giuseppe Zappia (dello staff Tecnico della UPD Isolotto).

Obiettivo dei percorsi formativi è creare un metodo utile per costruire un linguaggio comune e per rendere disponibile il modello di calcio integrato a tutte le società e le strutture del territorio, anche grazie al coinvolgimento di genitori e professionisti del settore.

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