Gaetano Miccichè è stato eletto presidente della Lega Serie A all’unanimità. I 20 club in assemblea a Milano hanno confermato il consenso unanime per il presidente di Banca Imi, la banca di investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Nato a Palermo nell’ottobre di 68 anni fa, il suo curriculum parla da sé: Micchiché, come responsabile Corporate & Investment banking del gruppo Intesa, è stato protagonista delle ristrutturazioni di diverse aziende, da Fiat a Impregilo, da Prada a Rcs, di cui è tuttora consigliere.

Miccichè diventa così formalmente l’erede di Maurizio Beretta in carica per due mandati, dalla divisione fra A e B nel 2010 fino al 27 marzo 2017, quando il Consiglio federale ha dichiarato decaduti gli organi della Lega di fronte allo stallo nel rinnovo delle cariche. È seguito un doppio commissariamento, prima con l’allora presidente della Figc, Carlo Tavecchio, poi con quello del Coni, Giovanni Malagò, che resterà in carica finché non sarà rinnovata completamente la governance, con l’ad, i quattro consiglieri di Lega, quello indipendente e i due federali.
“Ringrazio Malagò e i presidente di Serie A per avermi offerto questa possibilità del tutto inaspettata – le prime parole di Miccichè da presidente della Lega Serie A -. Il calcio è lo sport di riferimento in tutta Europa. Voglio coinvolgere tutti: tifosi, dirigenti, giornalisti e sponsor. Obiettivo aumentare i profitti, soluzioni migliori per sviluppare il calcio italiano. In Italia ci sono grandi squadre e grandi città: tutti luoghi in cui il mondo vuole esserci”.
L’ennesima scandalosa nomina “politica” La Lega aveva bisogno di un grande manager come ce l’hanno Premier e Liga. Pee valorizzare il campionato e mettere delle regole che fanno si che gli altri campionati siano seguiti all’estero 100 volte di più del campionato italiano. Regole sull’assenza di limitazioni del tesseramento di extracomunitari che fanno della serie A il campionato meno seguito in Asia e Sudamerica,regole televisivamente parlando sulla invadente cartellonistica pubblicitaria, regole sulla imposizione di stadi pieni per creare uno spettacolo attrattivo televisivamente parlando, regole sul trattamento dei manti erbosi, spostamento delle partite in orati più consoni al mercato asiatico