Il tribunale del popolo di Shenzhen ha ufficialmente dichiarato fallita la Jie Ande, una delle società di Yonghong Li, il 48enne proprietario del Milan. Sulla società pendeva infatti una richiesta di liquidazione per bancarotta da parte della Banca di Canton. La sentenza, secondo quanto riporta “Il Corriere della Sera”, ha spazzato via la gestione targata Li e nominato con pieni poteri un avvocato dello studio legale Jindu di Pechino.
Milan, Yonghong Li cerca un socio di minoranza in Rossoneri Sport
Fallimento società Yonghong Li, principale azionista di un’azienda quotata in Borsa
La Jie Ande – con una quota dell’11,4% – è la principale azionista di un’azienda quotata alla Borsa di Shenzhen ed era accreditata come la società più importante e più liquida tra quelle indicate nel curriculum ufficiale del finanziere cinese residente a Hong Kong che, meno di un anno fa, acquistò il Milan dalla Fininvest per 740 milioni.
Fallimento società Yonghong Li, nessun effetto diretto sul Milan
Il commissariamento non avrà tuttavia effetti diretti sul club rossonero, anche se la solidità patrimoniale del presidente rossonero rischia di subire un ulteriore colpo. Per il Milan è fondamentale fare business in Cina, in particolare, per chiudere il bilancio al 30 giugno e dare continuità all’azienda. I debiti verso Elliot andranno ovviamente rifinanziati, ma d’altra parte senza un adeguato fatturato la costosa macchina si inceppa. Le misure tampone possono arrivare dallo stesso fondo americano che non avrebbe problemi a prestare altri 30-40 milioni destinati al club se servissero a garantire tra un mese l’Uefa e un futuro nelle coppe al Milan. Non è generosità ma calcolo: eventuali sanzioni inciderebbero sul valore della società che è a garanzia dei prestiti
Fallimento società Yonghong Li, il ruolo tra gli asset
Secondo quanto riporta Milannews (qui l’articolo completo), la Jie Ande era un vecchio asset già stata tolto da Yonghong Li tra le garanzie, rimpiazzato in seguito con altri asset utilizzati per i vari aumenti di capitale.
E singolare affermare che non vi è alcun effetto sulla società Milan.
Già la notizia ha un effetto devastante.
Nel merito sappiamo che il Fondo Elliot ha il privilegio su tutte le entrate finanziarie della Società Milan e quindi non ha alcun interesse a tirare fuori altri soldi. Se ciò accade vuol dire che vi sono ragioni politiche.
Marco Spinelli.Dopo questa ennesima notizia sulle difficoltà finanziarie dell’attuale proprietario del Milan la vera domanda da porsi è:ma Silvio Berlusconi ci fa o ci è?Una squadra importante di Calcio non ha la valenza di un immobile, hai delle responsabilità morali mentre la vendi, è una proprietà collettiva dal punto di vista della passione sportiva di milioni di persone.Vendendo ad cinese che si scopre è senza arte ne parte Silvio Berlusconi ha pensato solo ai suoi interessi oppure c’è sotto dell’altro?
Bisogna vedere se ha “venduto” veramente la società.