Per assicurare ai club di Serie A l’introito record di 1,05 miliardi di euro all’anno, pari al minimo garantito che Mediapro si è impegnato a versare nelle casse della Lega in cambio dell’esclusiva sulle immagini della Serie A per il periodo 2018-2021, per l’intermediario spagnolo l’unica soluzione è trovare un accordo con Sky. Ma – come riporta “Milano Finanza” – al momento le posizioni della società iberica, che ha sbaragliato la concorrenza e vinto il bando di gara lanciato dalla Confindustria del pallone, distano anni luce da quelle della pay tv di Rupert Murdoch.
Scontro Mediapro Sky, la piattaforma satellitare è l’unica disposta a investire cifre rilevanti
Nella giornata di ieri Mediapro ha versato l’anticipo alla Lega di Serie A (64 milioni di euro), prima scadenza prevista dalla procedura di assegnazione dei diritti Tv. La presentazione della fideiussione da 1,2 miliardi è attesa entro il 10 aprile. Ma nulla c’è di definito sugli aspetti organizzativi e tecnici. Perché Mediapro, dopo aver contattato alcuni dei potenziali interessati, a partire da Mediaset, Perform e Tim, deve sedersi al tavolo con Sky, unico operatore che può spendere cifre rilevanti e che possa consentire agli spagnoli di fare l’en plein in termini economici. Le due controparti non hanno ancora trovato una posizione comune. Anche perché non c’è stata alcuna definizione dell’offerta da parte dell’intermediario e ancora non si conoscono i pacchetti che saranno presentati.
Diritti tv, arriva l’anticipo di Mediapro: versati 64 milioni alla Lega Serie A
Scontro Mediapro Sky, gli spagnoli vorrebbero offrire le stesse condizioni a più soggetti
Questo è il punto, la pay tv guidata in Italia da Andrea Zappia è disposta a investire sulla Serie A, ma alle sue condizioni: ovvero la massima esclusività dei singoli pacchetti a fronte di un investimento che potrebbe toccare i 650 milioni annui. Mentre Mediapro vuole offrire le stesse condizioni e le stesse immagini a più soggetti, per massimizzare gli introiti e ampliare il bacino d’utenza, fermo ai 4,78 milioni di abbonati Sky e agli 1,6-1,8 milioni di Mediaset Premium. In pratica Sky, che finora ha sempre pagato più della concorrenza per l’esclusiva sui match dei club di seconda fascia, dagli ascolti decisamente più bassi, sarebbe pronta a staccare un robusto assegno a fronte di un’offerta che ricalchi quella della Premier League (dove si trattano 7 pacchetti differenti, suddivisi per fascia oraria e senza esclusività totale dell’offerta); oppure imiti quanto avviene in Spagna, dove i diritti sui match dei due club più forti e importanti anche per bacino d’utenza, Barcellona e Real Madrid, sono venduti a parte.
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Scontro Mediapro Sky, Mediaset non dovrebbe offrire più di 200 milioni
Insomma, se Mediapro vuole dare lo stesso prodotto a tutti i broadcaster, tradizionali e digitali, la pay tv chiede di alzare l’asticella dell’esclusività delle immagini. Il tutto sapendo che Mediaset non metterà sul piatto più di 200 milioni, che Telecom è comunque bloccata dalla guerra in atto tra il socio di riferimento Vivendi e il fondo attivista Elliott, che la Rai in questa partita è fuori gioco e che il broker Perform non farà follie per sbarcare in Italia.