Si possono fare allenamenti calcio
(Foto Insidefoto.com)

Basta stress da allenamenti e risultati: a Lecco c’è una squadra che gioca per il solo gusto di giocare. L’idea è di Dario Bolis, responsabile relazioni esterne di Cariplo, che ha messo insieme un gruppo di ragazzi con l’idea di farli semplicemente divertire.

“L’idea nasce nel settembre 2017”, ha spiegato Bolis al Giornale di Lecco. “Vedevo tanti ragazzi e mi chiedevo perché avessero smesso di giocare a calcio e di fare sport. Tantissimi di loro vivevano lo stress della partita, la vivevano male. Non credo sia giusto che questo possa accadere, quindi sto provando a tenerli aggregati attraverso questa esperienza che sin qui è senza dubbio entusiasmante”.

In un mondo sempre più competitivo, anche a livello giovanile, “oggi serve la possibilità di giocare, senza diventare fenomeni o avere divise super. Non ho mai visto nessuno di loro essere arrabbiato o lamentarsi con i compagni o gli avversari. Facciamo la foto di squadra ogni volta, è sempre diversa perché i ragazzi cambiano sempre, in base alle disponibilità di ognuno”.

Dario Bolis

Nessuna partita ufficiale, nemmeno allenamenti: solo amichevoli, per mettere al centro l’aspetto ludico del calcio. “Io gli ho detto che mi sarei preso l’impegno nell’organizzare alcune partite. Non facciamo allenamenti, giochiamo circa ogni 10 giorni – ha proseguito Bolis al Giornale di Lecco -. Siamo sempre in trasferta, anche grazie ai passaggi dei genitori. È un’esperienza bellissima”.

Un’iniziativa che ha preso piede subito, con disponibilità di “una quindicina di ragazzi, tutti di Lecco, ognuno viene quando può o quando vuole”. Niente divise, ma maglie dello stesso colore, perché non esiste una vera squadra, ma solo la passione per il calcio. Il futuro? “Magari continueremo sempre con questa modalità o diventeremo anche noi una squadra, ma sarà una squadra nata dal basso, con l’obiettivo vero e sano di stare insieme”.

Il futuro potrebbe anche essere rappresentato da un torneo: “L’idea nasce dai ragazzi, vorrebbero impegnarsi in qualcosa di concreto, dopo che i genitori si impegnano ogni volta per gli spostamenti. Al momento non abbiamo ancora organizzato nulla, si tratterebbe di una serie di partite con altre squadre, l’importante è tornare ad un calcio semplice”.

PrecedenteRoma, come cambia la vendita dei biglietti: a stare in fila ci pensa l’avatar
SuccessivoInter, l’ad Antonello: “I piani non cambiano: Suning non smobilita”