E’ passato un anno dall’insediamento della nuova proprietà. Il Milan tira le prime somme sul nuovo corso, e Marco Fassone lo fa in un’intervista a “Il Corriere della Sera”, dove parla di tutte le questioni che ruotano attorno al club: a cominciare dal discorso rifinanziamento.
Fassone rifinanziamento Milan, tre opzioni sul tavolo
«Intanto, sarà fatto. Sono in discussione le modalità. Ci sono tre opzioni sul tavolo, mr Li le sta valutando, ma abbiamo sei mesi prima della scadenza. Sulla carta questa dovrebbe essere una preoccupazione più del proprietario, che invece è sereno. Se avesse voluto avrebbe già aderito a una delle proposte sul tavolo. Certo se io avessi un rifinanziamento a cinque anni, dovrei fare meno salti mortali per ottemperare ai parametri per le licenze nazionali e internazionali, però ci convivo. L’ auspicio sarebbe di togliere dal tavolo questo argomento con 2/3/4 mesi di anticipo». Magari lavorando con Merrill Lynch: «Sì, entro dieci giorni dovrebbe comporre una proposta. Poi mr Li ha altre strade davanti a lui».
Fassone rifinanziamento Milan, Elliott pronto ad agire come garante
Il rifinanziamento potrebbe influenzare gli incontri con l’Uefa sul settlement agreement: «Credo conti di più la pianificazione dei prossimi tre anni, come il Milan intenda rientrare nei paletti del fair play finanziario. Inoltre il fondo Elliott ha anche messo per iscritto in un documento il suo impegno a far fronte a qualsiasi eventuale criticità ci dovesse essere nel rifinanziamento. Nel momento del finanziamento Elliott aveva negoziato alcune clausole di governance, per esempio aveva espresso il gradimento su un consigliere, Paolo Scaroni. Il finanziamento, poi, ha dei covenant che richiedono report bimestrali: servono a verificare che stiamo operando bene. I rapporti sono cordiali, hanno a cuore il club».
Si è parlato della possibilità che Elliott diventi il nuovo proprietario del club, ma Fassone non è d’accordo: «Mi sembrerebbe strano, al limite dell’ impossibile. L’ unico modo è che il presidente decida di non onorare più gli aumenti di capitale, ma dopo aver messo 740 milioni, più 171 di aumenti di capitale, mi sento di dire che è un’ ipotesi molto remota».
Fassone rifinanziamento Milan, dal rinnovo di Gattuso alla stagione di Donnarumma
Poi qualche considerazione a livello sportivo, partendo dal rinnovo di Gattuso e dal mercato: «È una decisione che abbiamo preso perché Gattuso se lo merita e perché siamo convinti che sia l’ uomo giusto. Tre anni sono un periodo lungo, che gli consente di aprire un ciclo. È un segnale di fiducia quasi incondizionata. Nel 2017 c’ è stata una rivoluzione, ora procederemo per correzioni progressive: 2-3 giocatori nei punti critici. Vedremo che competizione disputeremo, ma il saldo tra investimenti e uscite sarà molto più leggero dell’ anno scorso».
Su Donnarumma: «C’ è totale fiducia in lui, lo consideriamo un talento straordinario con margini di crescita. È un ragazzo del Milan, mi auguro sarà il portiere titolare per molti anni».
Poi in chiusura, Fassone spiega quale sia stata la cosa che più di tutte gli ha dato fastidio sul Milan: «Quante volte abbiamo sentito che il Milan ha problemi? Non è vero. È una società che sta benissimo. Il proprietario ha indebitato se stesso e alleggerito il club. Nel momento in cui cominceremo a far crescere i nostri ricavi, e siamo vicini, il Milan avrà un grande potenziale».