Il Brescia calcio si è aggiudicato l’acquisizione di un’area a Torbole Casaglia, nel Bresciano, dove far sorgere il nuovo centro sportivo di proprietà del club presieduto da Massimo Cellino. Le buste relative al bando di acquisizione sono state aperte questa mattina negli uffici del Comune di Torbole Casaglia. Sulla vicenda pendono due ricorsi al Tar presentati da un comitato locale contrario alla cessione del terreno pubblico.
Brescia Holding, la società che controlla il Brescia Calcio, si è aggiudicata i terreni con un rialzo di 135 euro sulla cifra imposta dal bando del Comune di Torbole, pari a 1 milione e 351mila euro: l’offerta del club è l’unica pervenuta agli uffici comunali. Soldi che, commentano dal Comune, serviranno a sistemare l’attuale centro sportivo di Torbole, con spese per circa 2 milioni di euro.

«È scongiurato il rischio di una cementificazione, il centro sportivo porterà prestigio al paese», le parole della sindaca Roberta Sisti. Il progetto infatti prevede che il Brescia utilizzi non più di 1.500-2.000 metri quadri sui circa 85.000 del terreno, con il resto che sarà un grande parco con molto verde. La nuova casa del club bresciano avrà 6/7 campi da gioco per prima squadra e vivaio, insieme a spogliatoi, una zona mensa e anche alcune stanze.
Non sono mancate, però, le polemiche. Il “Comitato per il No alla vendita dell’area pubblica di Torbole Casaglia” e Legambiente Lombardia hanno già depositato due ricorsi al Tar, che puntano il dito contro l’eliminazione del vincolo urbanistico del torrente Gandovere e il piano alienazioni.
Inoltre, il comitato sostiene che l’area sia stata svenduta da parte del Comune: secondo tre perizie, infatti, il reale valore dell’area sarebbe compreso tra i 2,5 e i 3,5 milioni di euro. Tra le prossime mosse, per questo, al vaglio c’è l’ipotesi di un esposto alla procura per danno erariale.