Yonghong Li ha versato la seconda rata dell’aumento di capitale nelle casse del Milan. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il proprietario del club rossonero ha effettuato un secondo versamento da 6,8 milioni di euro, dopo il primo da 11 milioni.
Un versamento effettuato in anticipo rispetto alle scadenza, dopo l’iniziale posticipo del tempo limite per quanto riguarda la prima rata. Yonghong Li, che si è impegnato a sottoscrivere interamente la propria quota, dovrà versare complessivamente 38,79 milioni: i restanti 21 milioni dovranno essere versati (anche in più tranche) di qui a giugno. E lo dovrebbe fare, alla luce dei versamenti effettuati, senza accedere al prestito di (ulteriori) 35 milioni offerti dal fondo Elliott.

Intanto, il 2 maggio, ci sarà l’assemblea convocata per rscadenzare il rimborso di una parte del bond quotato a Vienna e sottoscritto da Elliott nel 2017: si dovrebbe trattare di un’assemblea puramente tecnica, che servirà a riscadenziare al giugno 2019 una parte della tranche dell’obbligazione da 50 milioni con Elliott, quella servita per la campagna acquisti. Dei 50 milioni complessivi, 12 milioni verranno riscadenziati al giugno 2019, ovverosia dovranno essere restituiti a giugno 2019 invece che a ottobre 2018. Secondo la Gazzetta dello Sport, si tratta di un passaggio che permetterà al Milan di agire con più libertà nel calciomercato della prossima estate.
Elemento centrale delle prossime settimane, aspettando notizie da Nyon in chiave Fair Play Finanziario, resta sempre il rifinanziamento del debito nei confronti di Elliott, sia da parte del Milan che da parte della holding lussemburghese di Yonghong Li.
“Abbiamo tre proposte sul tavolo per il rifinanziamento – ha spiegato negli scorsi giorni l’amministratore delegato rossonero Marco Fassone, ai microfoni di Sky Sport -. Siamo alla ricerca della soluzione migliore per il Milan e per la holding. Non voglio più fare previsioni, però ci stiamo lavorando tanto e mi auguro di risolverla il prima possibile e di toglierla dal tavolo”.