«E’ vero, io ho venduto Salah, ma costretto dai vincoli Uefa». Ha parlato così Monchi, direttore sportivo della Roma, all’indomani della bruciante sconfitta ad Anfield per mano soprattutto dell’ex giallorosso Mohamed Salah.
Roma, titolo in ribasso dell’8% dopo lo stop europeo col Liverpool
Monchi vendita Salah, il ds della Roma si difende dai rimproveri
Rimproverato per aver ceduto l’egiziano, il ds si è difeso così alla trasmissione “El Transitor”, in onda su “Onda Cero”: «La spiegazione è che l’anno scorso siamo stati costretti a vendere entro il 30 giugno e se non lo avessimo fatto oggi non saremmo in semifinale di Champions. I nostri conti erano sotto un ferreo controllo dell’Uefa, e quando sono arrivato io c’era un’offerta di 30 milioni per Salah, ma poi con i bonus siamo saliti a 50, insomma abbiamo fatto il massimo che potevamo in quel momento».
Cosa deve fare la Roma per qualificarsi alla finale di Champions contro il Liverpool
Monchi vendita Salah: «Non mi aspettavo che il mercato impazzisse»
Fermo restando che poi, aggiunge il dirigente giallorosso, il mercato è scoppiato per via delle astronomiche valutazioni di Neymar, Mbappè, Dembelè e, ultima in ordine di tempo, di Coutinho: «Non mi aspettavo che il mercato impazzisse, anche se Salah sta disputando una stagione fantastica, quindi complimenti al Liverpool per l’affare fatto, ma noi non avevamo scelta, nè altre soluzioni, dovevamo vendere entro il 30 giugno. Salah comunque non è una scoperta, conosciamo il suo valore, lo conoscevo anche quando ero al Siviglia e lui alla Fiorentina: mi aveva fatto soffrire».