Servirà ancora del tempo per vedere la tecnologia Var nelle competizioni Uefa. La conferma arriva direttamente dal presidente della federcalcio europea, Aleksander Ceferin.
Intervistato da La Stampa, il numero 1 dell’Uefa ha commentato così gli errori arbitrali degli ultimi turni di Champions League. «Preferirei si parlasse di gol, ma con venti telecamere intorno al campo è sempre più facile discutere e incolpare. Var? Real-Juve dimostra che non è sempre risolutiva. Io voglio la Var in Champions solo quando sarà al meglio».
I problemi, nel corso della stagione, non sono infatti mancati. «Abbiamo visto le comiche in Bundesliga e in Inghilterra con arbitri preparati, figurarsi che succede se la inseriamo dove ancora non l’hanno mai testata – spiega Ceferin a La Stampa -. Così porterebbe più danni che benefici, non vedo la necessità di avere fretta, non si sperimenta nelle competizioni top».
«L’Italia? Ognuno fa le sue scelte. La Figc ha voluto essere pioniera e oggi quasi tutti gli esperti sono italiani, da voi non si sono create situazioni grottesche. Altrove sì e bisogna tenerne conto», ha proseguito il presidente dell’Uefa. Che poi smentisce l’ipotesi di utilizzare la tecnologia a partire soltanto dagli ottavi di finale di Champions nella prossima stagione: «Ne dubito: non è mai bello cambiare le regole in corso».