«Mi piacerebbe cancellare la Champions e fare un campionato europeo». Lo ha detto Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, intervenuto al 19esimo convegno dei Giovani imprenditori edili Ance, in città. «Un campionato europeo – ha affermato – con le 20 squadre che hanno fatto meglio, con gironi di andata e ritorno e partite da giocare il mercoledì e il giovedì. Mentre il sabato e la domenica – ha concluso il patron azzurro – si giocherebbero i campionati nazionali».
Un’idea che il presidente dei partenopei aveva già lanciato nei mesi scorsi. «Io da sempre sono per un campionato europeo per club in parallelo ai campionati nazionali, con partite andate e ritorno ogni settimana tra le 20 squadre più meritevoli, ovvero tra quelle che nei rispettivi campionati nazionali sono arrivate nei primi posti – aveva dichiarato De Laurentiis -. Ci dobbiamo quindi sedere attorno a un tavolo e stabilire quali sono i nuovi percorsi da fare per accedere a quel tipo di campionato europeo».

«Pensate che bello avere dal martedì al giovedì la competizione in Europa e il sabato e la domenica quella nazionale. Però quest’ultima non può essere con 20 squadre, non si può fare. Se la Lega di Serie A proverà prossimamente a ridurre il numero di club? Vi dico questo, con Lotito c’è una sola divergenza: entrambi vogliamo ridurre, lui però vuole attuare la politica dei piccoli passi e scendere a 18, io dico invece che nel 1986 eravamo 16 e dobbiamo tornare ed essere 16».
Sulla questione stadio, De Laurentiis ha dichiarato: «Non posso fare la figura del pezzente in Europa. Quando il Manchester City o il Real Madrid vengono qui posso fare per loro una cena da sogno – ha affermato – ma è un po’ di fumo negli occhi e non basta. Siccome i soldi sono messi a disposizione dalla Regione – ha aggiunto – io sono andato da Vincenzo De Luca per dirgli “capiamo cosa fare perché non posso fare figura pezzente in Europa”». De Laurentiis ha definito “inapplicabile” la legge sugli stadi: «L’ha fatta Nardella, che ora è sindaco di Firenze, e non porterà nessun stadio alla riqualificazione. Se dovessi fare uno stadio con quella legge – ha concluso – mi rifiuterei».

Il patron del Napoli ha poi espresso dubbi sui lavori da realizzare nella struttura di Fuorigrotta in vista delle Universiadi 2019. «La pista di atletica – ha detto – facciamola altrove. Ho chiamato il commissario (delle Universiadi 2019,ndr) Latella per dirle che si è messa in un mare di guai; ho chiamato Cantone per i ritardi accumulati. Come si spendono 270 milioni in pochi mesi? Il Codice degli appalti, già di suo, allunga i tempi. Vogliono aprire i cantieri mentre giochiamo la Champions? – ha aggiunto – Io mi sono andato a lamentare da De Luca che ha chiesto una nuova riunione del Comitato con il Comune, Latella e al quale sarò presente anch’io».
De Laurentiis, parlando con i cronisti, si è lamentato dell’accordo con il Comune di Napoli relativo all’affitto del San Paolo: “Il Consiglio comunale non ha accettato e io devo dare 400mila euro in più. Hanno chiesto parere al Coni e l’affitto del San Paolo è tra i 450 e i 550 mila euro all’anno – ha concluso De Laurentiis – e io dovrei pagare 1 milione e 650 mila euro?».