«La decisione dell’Uefa mi ha generato sorpresa ed amarezza». L’ad del Milan Marco Fassone ha commentato così, a margine dell’assemblea di Lega, la decisione dell’Uefa di negare il settlement agreement al club rossonero.
«Mi attendevo ci venisse offerto il settlement, come è sempre stato fatto da quando esiste il Fair Play Finanziario: solo ad una squadra russa non di primissima fascia non è stato offerto. È importante che il Milan assuma una posizione chiara. Da domani faremo anche un’analisi legale della decisione, può rappresentare un danno importante per l’immagine della società».
«Secondo l’Uefa, il fatto che non sia stato ancora effettuato il rifinanziamento del debito della holding getta nubi sul futuro del Milan», prosegue Fassone. «Ma è uno scenario che non tiene conto di quanto abbiamo fatto – spiega l’ad del Milan -, compresa anche la richiesta che venisse ascoltato il nostro finanziatore, Elliott, il quale ha garantito per iscritto la continuità aziendale».
«Grande amarezza» da parte di Fassone, anche perché «la proprietà ha rispettato diversi adempimenti, con aumenti di capitale versati con regolarità». «Stiamo gestendo la società in modo assolutamente sano, il nostro l’abbiamo fatto – conclude il dirigente -. Confidiamo nella valutazione serena da parte dell’Uefa».
«Riporteremo dati con la massima volontà e buona fede, ricordiamo che il Milan di oggi deve pagare delle violazioni che vanno dal 2014 al 2017 quindi la proprietà era assolutamente diversa. Il rinvio comunque ci getta nell’amarezza e credo che la società meritasse un settlment che però non è arrivato», ha concluso Fassone.