Mediapro non ha intenzione di arrendersi sul fronte diritti tv. Il gruppo spagnolo è infatti pronto a rivolgersi al nuovo Governo, con un documento per spiegare gli ostacoli incontrati in questi mesi in Italia.
Il dossiere dovrebbe essere consegnato al nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Per Mediapro, infatti, la situazione riscontrata negli ultimi mesi è anomala, soprattutto se confrontata con i pochi problemi avuti in Spagna e in Francia sempre per i diritti tv del calcio. L’intenzione degli spagnoli, inoltre, sarebbe anche quella di spiegare al nuovo governo come il loro progetto avrebbe aiutato a sviluppare la diffusione della banda larga in Italia: per questo, erano state già contattate alcune società come Linkem, Samsung e Huawei.
Intanto, per ora pare essere stato congelato il proposito di presentare un ricorso d’urgenza sulla base del’articolo 700 del codice di procedura civile per bloccare il bando in corso (oggi invece si terrà l’udienza relativa al ricorso alla decisione del Tribunale di Milano che ha annullato il bando). L’intenzione resta quella di riavere indietro la caparra di 64 milioni, ma la Lega spera di non arrivare ad uno scontro legale: c’è un’apertura per trovare un accordo per la restituzione, anche in parte, della caparra, per evitare azioni legali.
Molto dipenderà tuttavia dalle trattative in corso per i diritti tv. Mediapro infatti attende di capire quali saranno le offerte degli altri operatori e quanto si discosteranno dall’offerta minima di 1,1 miliardi di euro a stagione: in quel caso, potrebbe anche tornare in gara, cercando di ottenere alcuni pacchetti oppure mettendo sul piatto l’offerta da 6,6 miliardi di euro in sei stagioni per tutti i diritti tv, puntando così al canale di Lega.