La Lega Serie A risponde alle accuse di Amos Genish, amministratore delegto di Tim. L’ad ieri aveva dichiarato che la Lega «ha architettato una gara servita sul piatto a Sky». La risposta non si è fatta attendere
«La Lega Serie A, in riferimento alle dichiarazioni odierne rilasciate da Amos Genish, Amministratore Delegato di TIM, osserva e ricorda che nel corso dell’ultimo anno ha sollecitato il mercato in modo trasparente e pro competitivo, con Inviti a offrire rivolti a tutti gli operatori potenzialmente interessati, sottoponendo agli stessi ogni possibile forma di offerta e pacchetto di diritti audiovisivi», si legge in una nota della Lega.
Diritti tv, Genish: «La Lega ha architettato una gara servita sul piatto a Sky»
«Infatti, la Lega Serie A ha dapprima presentato un’offerta mista per piattaforma e prodotto (giugno 2017), successivamente un’offerta sempre mista, ma con un diverso confezionamento dei relativi pacchetti di prodotti audiovisivi (gennaio 2018), poi un’offerta rivolta a intermediari globali (gennaio 2018) e infine un’offerta di Invito a partecipare a trattativa privata per piattaforma pura e per prodotto (giugno 2018), rivolta a operatori e intermediari».
«All’esito della prima fase delle trattative private svolte in occasione dell’ultima procedura con tutti i soggetti che hanno manifestato interesse, la Lega Serie A ha preso atto che l’unico modello che permetteva, oltre alla massimizzazione dei propri legittimi interessi economici, sociali e distributivi, anche l’entrata di un soggetto nuovo e l’allargamento reale della concorrenza, fosse l’offerta per prodotto. Modello peraltro prevalente nei principali campionati di calcio del mondo».
«Le diverse procedure svolte dalla Lega Serie A, per le modalità con cui si sono svolte e l’ampiezza delle proposte fatte al mercato, hanno dato ampie opportunità a tutti coloro che fossero stati interessati al prodotto calcio e alla distribuzione dello stesso alle famiglie italiane».
«L’attenzione al tifoso, ed alle sue esigenze di facile accesso alle partite del campionato di calcio, è dimostrata dalle regole sulla ritrasmissione delle partite su più piattaforme, che potrà avvenire attraverso tutti i diversi operatori, nonché dalle ampie facoltà di portabilità del prodotto audiovisivo su ogni device mobile e fisso», conclude la Lega Serie A nel suo comunicato.