Candidatura Mondiali 2030 – L’ultima proposta di cooperazione tra le due Coree riguarda la possibilità di ospitare i Mondiali di calcio 2030, in un’edizione Nord-Sud estesa a Cina e Giappone. Come riportato dall’ANSA, il presidente sudcoreano Moon Jae-in, a margine della partita Corea del Sud-Messico di Russia 2018, ne ha parlato ancora con il numero uno della Fifa Gianni Infantino, incontrato già lo scorso anno.
Candidatura Mondiali 2030, ospitare l’evento come contributo alla ace del nordest asiatico
Questa volta gli scenari sono cambiati in positivo l’ipotesi «sta diventando una realtà», ha osservato Moon, nel resoconto dei media di Seul. Infantino, da parte sua, ha riconosciuto gli sviluppi maturati sulla penisola promettendo di visitare presto la Corea del Sud per discutere la questione in maniera più approfondita. Al loro meeting di Seul nel 2017, Moon disse a Infantino che l’Estremo Oriente avrebbe potuto co-ospitare la Coppa del Mondo di calcio come «contributo alla Pace del nordest asiatico». La Blue House, la presidenza sudcoreana, ha rilevato che le migliori relazioni rendono la prospettiva più concreta: il caso più recente è dato dai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang che a febbraio hanno aiutato il riavvicinamento intercoreano.
Mondiali 2030: candidatura congiunta per Argentina, Paraguay e Uruguay
Candidatura Mondiali 2030, per il Centenario in campo anche Argentina, Paraguay e Uruguay
I grandi eventi internazionali sportivi comportano ingenti investimenti, spesso uno spreco a chiusura degli eventi. Il numero delle nazioni partecipanti alla Coppa del Mondo salirà da 32 a 48 nel 2026, edizione ospitata da Canada, Usa e Messico. La rassegna di Qatar 2022, la cui assegnazione è stata macchiata dall’ombra degli scandali e della corruzione, potrebbe essere quindi l’ultima di un singolo Paese. Al 2030, per il Centenario, il Nordest asiatico potrebbe essere un’opzione, malgrado la vicinanza temporale di un’altra sede asiatica, il Qatar. La proposta finora in campo vede unite Argentina, Paraguay e Uruguay, dove nel 1930 si tenne la prima edizione, ma non è detto che alla fine la Cina decida invece di muoversi, presentando un’offerta in proprio.