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Lega Basket sul Decreto Dignità – Anche la LBA Lega Basket Serie A condivide la preoccupazione della Lega Calcio Serie A in merito al “Decreto Legge Dignità” con riferimento alle norme che vietano la pubblicità da parte delle aziende di scommesse. Come riportato in un comunicato ufficiale, «fermo restando l’impegno a combattere la ludopatia, la LBA ritiene che queste misure non portino un reale contributo a questa lotta ma abbiano semplicemente la conseguenza di impattare negativamente sui bilanci dei club della Serie A».

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Lega Basket sul Decreto Dignità: «Sarebbe un danno per i club e per la Lega»

Oltre a ricordare «che nella stagione appena conclusa alcune sue società avevano siglato accordi di sponsorship e partnership con aziende del settore betting, la LBA evidenzia come il divieto porterebbe un danno non solo ai club ma di conseguenza anche alla stessa Lega in un settore dove la stessa LBA, per la prima volta nella sua storia, ha assegnato i diritti betting della Serie A sul territorio italiano per le prossime due stagioni ad un importante operatore della comunicazione. Questo con l’obiettivo di rendere più responsabile e trasparente la pratica del betting sul proprio campionato, combattendo il proliferare di operatori non autorizzati alla raccolta e al diffondersi del gioco sommerso e clandestino».

La Lega A contro il Decreto Dignità: «Conseguenze economiche negative»

Lega Basket sul Decreto Dignità: «Disponibili a discutere e a rivedere il provvedimento»

«Resta questo – prosegue il comunicato – l’obiettivo della LBA, convinta che anche questo contenuto possa accrescere la visibilità della Serie A, creando al contempo le condizioni per una progressiva crescita di questo comparto economico che in altre nazioni vanta volumi di affari nettamente superiori a quelli italiani. La LBA si rende da subito disponibile a partecipare al tavolo di lavoro auspicato dalla Lega Calcio Serie A con tutte le parti interessate, con l’obiettivo di discutere ed eventualmente rivedere il provvedimento appena approvato e adottare soluzioni concrete che combattano realmente la dipendenza da gioco garantendo al contempo il livello di occupazione di questo importante settore».

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