Salgono le quotazioni di Paolo Scaroni per la presidenza del Milan targato Elliott. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza in ambienti finanziari l’ex ad di Eni ed Enel, oggi vicepresidente della banca d’affari Rothschild e già ora consigliere di amministrazione del club rossonero, sarebbe in pole position per prendere il posto di Yonghong Li alla presidenza del Milan.
Non dovrebbero invece entrare nel nuovo consiglio di amministrazione della società rossonera esponenti della famiglia Singer. Nonostante sia il fondatore del fondo attivista, Paul Singer, sia suo figlio Gordon, siano fortemente determinati a portare avanti un piano di rilancio del Milan sia sotto il profilo economico sia sotto quello sportivo, non sarebbero intenzionati ad esporsi eccessivamente alla luce dei riflettori.
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Per quanto riguarda invece il ruolo di amministratore delegato del club la figura individuata per prendere il posto di Marco Fassone dovrebbe essere un manager di comprovata esperienza e caratura internazionale e, secondo quanto appreso, non è escluso che possa non essere italiano.
Non è escluso nemmeno un cambiamento alla guida dell’area tecnica, casella attualmente occupata dal direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, fortemente voluto dallo stesso Fassone.
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Non dovrebbero esserci invece cambiamenti sulla panchina. Nel comunicato con cui Elliott ha annunciato di aver assunto il controllo del Milan, i vertici del fondo hanno espresso il loro pieno sostegno all’attuale allenatore.
«Elliott non è soltanto lieta di supportare il club durante questo momento di difficoltà», si legge nel comunicato diramato nella serata di ieri, «ma anche della sfida di raggiungere obiettivi ambiziosi in futuro attraverso il successo sul campo da parte del tecnico Gattuso e dei suoi giocatori».
Nessuna menzione invece all’attuale management.
Per quanto riguarda infine la possibilità che Paolo Maldini possa avere un ruolo in società, questo dipenderà da il grado di operatività cui l’ex capitano rossonero potrebbe ambire, a prescindere dal fatto che tra i soci del nuovo Milan targato Elliott possa esserci anche l’imprenditore Riccardo Silva, socio di Maldini nel Miami FC.
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Elliott sarebbe disposto ad offrire alla bandiera rossonera un ruolo simile a quello ricoperto da Javier Zanetti all’Inter, puntando invece a mettere nelle posizioni chiave manager che abbiano avuto una comprovata esperienza in campo dirigenziale.
Marco Spinelli.a questo punto se il fondo Elliot vuole fare le cose per bene oltre a cambiare Fassone e Mirabelli ingaggi Conte in fuoriuscita dal Chelsea.Il buon Gattuso ha fallito tutti gli obiettivi,ha mancato la Champions, è uscito in maniera indecorosa dell’Europa League e per finire ha rimediato una figuraccia storica nella finale di Coppa Italia,questo suo percorso in panchina testimonia che non ha la stoffa del vincente.Vedo in Gattuso dei limiti caratteriali che non lo rendono adatto a guidare una grande squadra ed a essi aggiunge una mancanza di competenza tecnica dovuta ad un percorso professionale finora troppo limitato per guidare una squadra come il Milan.Ci sono calciatori che quando giocavano erano già di fatto degli allenatori in campo,al podista Gattuso invece sarebbe servita un po’ di gavetta nelle serie minori o come secondo a fianco di qualche allenatore importante per imparare a stare in panchina come si conviene,invece delle situazioni che sono passate sopra la sua testa lo hanno catapultato in un ruolo che non è in grado di reggere per mancanza d’esperienza e limiti caratteriali.