Processo Parma – La Procura della Federcalcio si è pronunciata in merito al caso Parma. Il club ducale era stato chiamato a processo a seguito di alcuni messaggi scambiati tra giocatori prima del match con lo Spezia, decisivo per la promozione nel massimo campionato italiano.
Processo Parma, chiesti 4 anni per Emanuele Calaiò
Come riporta l’ANSA, la Procura ha così chiesto una penalizzazione “afflittiva” per il Parma: 2 punti di penalizzazione da scontare nel passato campionato, con effetto di mancata promozione in Serie A, o in subordine 6 punti da scontare nel prossimo torneo. Non solo il club però. Nella vicenda è infatti coinvolto anche il calciatore Emanuele Calaiò, per il quale la Procura ha chiesto una squalifica di 4 anni. L’attaccante della squadra emiliana è accusato di “tentato illecito”: i suoi messaggi whatsapp a due giocatori dello Spezia dimostrerebbero, secondo la procura Figc, la volontà di “ammorbidire” l’avversario in una sfida decisiva per la promozione del Parma.
Processo Parma, il commento di Calaiò
Questa la dichiarazione spontanea del giocatore al Tribunale Figc: «Ho passato un’estate orribile, di inferno, a giustificarmi anche in lacrime con i miei figli: ho 36 anni e sono oramai vicino alla fine della mia carriera, non voglio chiuderla con una macchia come questa, sono accuse che non mi appartengono».