Alessandro "Billy" Costacurta (foto Insidefoto.com)

«Le seconde squadre sono necessarie». Alessandro Costacurta, vicecommissario della Figc, punta ancora sull’importanza delle seconde squadre, anche dopo la sconfitta in finale dell’Italia Under 19 nell’Europeo di categoria.

«Ora i nostri club devono avere il coraggio di puntare sui ragazzi: fateli giocare – le parole di Costacurta in un’intervista al Corriere della Sera -. Il Portogallo era più esperto, molti hanno spazio nelle seconde squadre o in club europei. Il campionato Primavera non basta. Le malizie le impari in serie C e in B contro gente che a un ragazzino gliela fa sudare. Esci più scafato da certe categorie. E poi c’è l’eredità lasciata alla Nazionale: non siamo così a secco di talenti».

Squadre B, passo indietro del Milan: resta solo la Juventus

In sostanza, prosegue Costacurta al Corriere, «alcuni stranieri sono più pronti, all’estero ci si punta di più. E qui torno alle seconde squadre: sono necessarie. In pochi ci credono? La Juventus vince da 7 anni: è un club illuminato. Le richieste erano 7-8, i posti due. Il Milan non ce l’ha fatta e non c’era più tempo per rimpiazzarlo. Non è un flop, ma una prima vittoria, un inizio».

Uno dei problemi resta il ruolo della Serie B, con qualcuno che mette l’accento sul rischio che le seconde squadre tolgano spazio ad alcune piazze storiche.  «Non scherziamo. Ci sono 80 squadre tra B e C e molte non riescono a sostenersi. Ogni anno ne saltano tante. Le seconde squadre non tolgono spazio a nessuno. Il calcio deve essere sostenibile. Si può far sparire un club come il Bari? Io a ottobre andrò via, ma spero di uscire tra gli insulti e i “vaffa” pur di difendere la scelta sacrosanta delle seconde squadre», ha concluso Costacurta.

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