La direttrice Macao-Hong Kong sarebbe al centro dell’inchiesta della Procura di Milano su Yonghong Li, l’ormai ex proprietario del Milan indagato per false comunicazioni sociali.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, gran parte dei flussi di denari utilizzati per l’acquisto del Milan sarebbero partiti appunto da Hong Kong e Macao, dove, sui conti di alcune bance, sarebbero state avviate le rogatorie.
Per il momento, l’ipotesi di reato resta quella delle false comunicazioni sociali. L’inchiesta dei pm Fabio De Pasquale e Paolo Storari ruota intorno alla possibilità che Yonghong Li abbia nascosto la sua reale situazione finanziaria in quanto azionista del Milan, quotato in borsa a Vienna tramite due bond.
In particolare, spiega il Sole 24 Ore, l’attenzione è posta sul fallimento in Cina della holding Jie Ande, una delle garanzie indicate a Fininvest al momento dell’acquisizione del Milan. I problemi della holding risalirebbero addirittura al luglio del 2016, prima ancora di firmare il solo preliminare di acquisto del club rossonero. L’attenzione resta alta comunque anche sui flussi di denaro che hanno portato alla stessa acquisizione del Milan.
Intanto, mentre la Procura vuole far luce sui conti di Mr Li, secondo il Sole 24 Ore l’ex patron del Milan sarebbe anche impegnato avviare un contenzioso con Elliott per cercare di recuperare una parte dei soldi persi sul Milan.