Luca Campedelli, patron del Chievo (foto Daniele Buffa/Insidefoto)

Il procuratore della Figc ed il procuratore federale aggiunto hanno deferito al Tribunale federale nazionale – Sezione Disciplinare, il Chievo, il suo presidente Luca Campedelli ed i dirigenti Piero e Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli in merito alla vicenda delle plusvalenze fittizie.

Il 25 luglio scorso il Tribunale nazionale della Federcalcio aveva dichiarato l’improcedibilità ‘per vizio di forma’ nei confronti del Chievo per la mancata audizione (che lo stesso Campedelli aveva richiesto) e aveva restituito gli atti alla Procura federale, che ha istruito un nuovo procedimento. Campedelli doveva essere ascoltato nei giorni scorsi ma il dirigente veneto ha mandato certificato medico per giustificare la sua assenza alla audizione.

Tribunale Figc, improcedibilità per il Chievo: il caso plusvalenze torna alla Procura

L’accusa è quella di “aver contabilizzato nei Bilanci al 30 giugno 2014, 30 giugno 2015, 30 giugno 2016, 30 giugno 2017 e nelle situazioni semestrali al 31 dicembre 2014, 31 dicembre 2015, 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2017 della società AC Chievo Verona Srl plusvalenze fittizie per complessivi € 25.380.000 e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo consentito dalle norme che regolano i Bilanci delle società di capitali per complessivi € 23.850.000, condotte finalizzate a far apparire un Patrimonio Netto superiore a quello realmente esistente alla fine di ciascun esercizio e di ciascun semestre, così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato di Serie A delle stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale”.

 

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