Daniele De Rossi, capitano della Roma (Foto: Luca Pagliaricci / Insidefoto)

Quanto incassa una squadra dalle magliette? Soprattutto in estate e nei giorni di calciomercato, è una domanda che in molti si fanno. Un caso che abbiamo già analizzato, nel recente passato, per il Manchester United: in Italia, l’esempio possiamo farlo per la Roma, in attesa di ulteriori dettagli sull’accordo Adidas-Juventus.

In particolare, i dettagli dell’accordo tra la Roma e Nike sono contenuti nei documenti allegati all’ultimo aumento di capitale della società giallorossa. Tra le numerose pagine, il club spiega anche il funzionamento dell’accordo con l’azienda statunitense, diventato sponsor tecnico nel 2013.

Per quanto riguarda le cifre della sponsorizzazione, si legge: «Il contratto prevede, il pagamento di un signing bonus di Euro 3.000.000 (tremilioni/00) alla data di stipula del contratto nonché ulteriori bonus per un importo di Euro 3.000.000 (tremilioni/00) alla data di stipula del c.d. Long-Form Contract che è stato sottoscritto in data 5 agosto 2013.

Oltre ai citati bonus, che sono stati puntualmente corrisposti, il contratto prevede il riconoscimento in capo al Club di (i) un compenso fisso annuale di Euro 4.000.000 (quattromilioni/00), salvo (A) per il 6° e il 7° anno di contratto, in cui è previsto un aumento in funzione dell’eventuale aumento dell’indice ISTAT entro un limite massimo del 3%, (B) per l’eventuale anno di apertura di un nuovo stadio (c.d. Stadiun Opening Year), in cui il compenso fisso, qualora siano soddisfatte le condizioni previste nel contratto, verrà incrementato di una somma pari a un massimo di Euro 1.000.000 (unmilione/00), e (C) per ciascun anno successivo al c.d. Stadiun Opening Year in cui siano soddisfatte le condizioni previste dal contratto, il compenso base sarà pari ad Euro 5.000.000 (cinquemilioni/00)».

Per quanto riguarda la vendita dei prodotti, il contratto prevede il riconoscimento al club giallorosso di «una percentuale (che varia tra il 7,5% e il 12% in funzione dell’effettivo fatturato netto) sulle vendite nette effettuate nel corso di ciascun anno di durata; il 50% dei proventi netti di qualunque prodotto commercializzato con i nomi, loghi, marchi o diritti di immagine collettiva della squadra di proprietà o nella disponibilità del Club».

«Non sono previste corresponsioni di una royalties minime da parte di NIKE – prosegue il documento -, che saranno riconosciute di anno in anno solo a partire dal momento in cui la Prima Squadra della AS Roma inizierà a disputare le competizioni sportive presso lo Stadio della Roma, nella misura di un milione circa per ciascuna annualità contrattuale. NIKE ha inoltre il diritto di ridurre il compenso fisso annuale e l’eventuale royalty minima (la “Remunerazione Totale”) nel caso in cui si verifichino le condizioni specificate nel contratto e relative, tra l’altro, alla mancata partecipazione del Club a competizioni calcistiche di particolare rilievo o al mancato utilizzo da parte del Club, dei suoi membri o giocatori, per un qualsiasi periodo durante il Periodo Contrattuale, dei prodotti o del marchio NIKE».

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