Saldo calciomercato Milan e impatto su bilancio 2018-2019 – Il Milan ha chiuso la sessione estiva del calciomercato 2018-2019, la prima della gestione Elliott (iniziata ufficialmente il 21 luglio 2018 e quindi a mercato ormai iniziato), con l’acquisto, tra operazioni a titolo definitivo e prestiti di 8 nuovi giocatori (Higuain, Caldara, Reina, Bakayoko, Laxalt, Strinic, Halilovic, Castillejo), cui si aggiunge il rientro di Andrea Bertolacci dal prestito dal Genoa.
Contestualmente la nuova coppia mercato del club, formata da Leonardo e Paolo Maldini, ha messo a segno, tra cessioni e prestiti (con e senza obbligo di riscatto), l’uscita di 9 calciatori: Bonucci, Kalinic, Andre Silva, Antonelli, Gustavo Gomez, Locatelli, Bacca, Zigoni, Zanellato, cui si aggiunge il riscatto da parte del Genoa di Lapadula.
Uscite che, almeno sulla carta, potrebbero aumentare considerato che alcuni mercati, come la Spagna e la Germania, sono aperti fino al 31 agosto.
Ma quale sarà l’impatto delle operazioni di mercato sul bilancio 2018-2019 del Milan?
Abbiamo provato a simulare l’impatto utilizzando i dati contenuti nei comunicati ufficiali dei club coinvolti nelle varie trattative e le indiscrezioni su valori e stipendi riportati dai principali organi di informazione.
Saldo calciomercato Milan e impatto su bilancio 2018-2019 – Le operazioni in entrata
Degli otto nuovi acquisti solo due sono operazioni a titolo definitivo: Caldara, pagato 35 milioni dalla Juventus, nell’ambito della triangolazione che ha visto coinvolti anche Higuain e Bonucci, e Laxalt, pagato 14 milioni al Genoa più 4 milioni di eventuale bonus.
Delle altre 6 operazioni in entrata, 3 sono acquisti a “parametro zero” realizzati dall’ex ds Massimiliano Mirabelli prima dell’avvento di Elliott (Reina, Strinic e Halilovic), 3 sono prestiti. I più pesanti, quelli di Higuain e Bakayoko, con diritto di riscatto a favore del Milan. Quello di Castillejo, invece, con obbligo di riscatto.
Su questo punto Leonardo è stato molto chiaro, sottolineando che nel caso di Higuain e Bakayko, ma anche nel caso di Andre Silva, ceduto in prestito al Siviglia, non si tratta di obblighi di riscatto mascherati.
A fine stagione dunque il Milan potrà decidere se riscattare Higuain dalla Juventus e Bakayoko dal Chelsea. Lo stesso potrà fare il Siviglia con il giovane attaccante portoghese.
Ma vediamo ora gli effetti economici delle varie operazioni sul bilancio 2018-2019 del Milan.
Secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra costo dei prestiti, ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero tradursi in maggiori costi per 82,56 milioni di euro.
Vediamo ora come questi maggiori costi dovrebbero essere stati compensati dalle operazioni in uscita.
Saldo calciomercato Milan e impatto su bilancio 2018-2019 – Le operazioni in uscita
Anche sul fronte delle uscite la coppia Leonardo-Maldini ha fatto ricorso a cessioni a titolo definitivo (come nel caso di Bonucci, Kalinic e Bacca) a prestiti con diritto e obbligo di riscatto. Nella tabella è conteggiata anche la cessione di Lapadula, il cui riscatto è stato effettuato dal Genoa nell’ambito dell’operazione che ha portato a Milano Laxalt.
Da un punto di vista contabile le operazioni in uscita (che va sottolineato potrebbero proseguire fino alla chiusura degli altri mercati) dovrebbe avere, secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 60,66 milioni di euro.
A questa cifra ci si arriva sommando le plusv/minusvalenze realizzate, l’incasso dai prestiti, il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per tutti i giocatori usciti dalla rosa rossonera.
Saldo calciomercato Milan e impatto su bilancio 2018-2019 – La review del mercato
Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2018-2019 del calciomercato dovrebbe tradursi in maggiori costi per circa 21 milioni di euro.
Maggiori costi da acquisti/prestiti | -€ 82.565.000 |
Minori costi da cessioni/prestiti | € 60.664.690 |
Saldo | -€ 21.900.310 |
Un deficit non particolarmente eccessivo considerato l’impegno del fondo Elliott per sostenere il club nel medio-lungo termine, e sul quale sicuramente ha influito il periodo di grazia che ha accompagnato il club dopo la decisione del TAS di annullare in parte la sentenza della Uefa sul Fair Play Finanziario.
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Da questo punto di vista lo stesso Leonardo ha spiegato che l’eventuale acquisto di Milinkovic Savic sarebbe stato impossibile senza andare ad impattare in modo importante sul bilancio.
E la nuova dirigenza targata Elliott ha più volte sottolineato come il rispetto dei vincoli del Fair Play Finanziario dovrà rappresentare la stella polare del club.