Serie B e C sono sempre più a rischio sciopero dopo la decisione sulle 19 squadre e il caos ripescaggi. A spingere per l’ipotesi sciopero sono in particolar modo i calciatori e con loro l’AIC.
La Serie B dovrebbe partire il 24 agosto prossimo, mentre resta incertezza sulla Serie C: il 22 a Roma i club decideranno una data, con la possibilità che si congeli tutto fino all’8 settembre (sorteggio dei calendari con partenza il 15), ovverosia dopo il pronunciamento del Collegio di garanzia.
Lunedì è in programma un incontro tra i capitani delle squadre di B e l’AIC, per valutare le ipotesi sul tavolo. “Ci ritroveremo a breve con i rappresentanti delle squadre di Serie B. Proclameremo lo stato di agitazione nella giornata di lunedì, credo, per poi proclamare lo sciopero a metà settimana”, ha dichiarato il vicepresidente dell’AIC, Umberto Calcagno, ai microfoni di Tuttomercatoweb. “C’è unità di intenti nel portare avanti una protesta che non è nel merito delle decisioni prese ma nelle modalità per le quali sono state prese – ha proseguito -. Se noi avallassimo un colpo di mano come questo autorizzeremmo chiunque da oggi in poi a poter stravolgere il nostro mondo senza maggioranze che sono previste dallo Statuto. Quindi, aver cambiato delle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) in barba allo Statuto è un atto che non possiamo accettare”.
“Stiamo proponendo lo sciopero e stiamo soprattutto cercando di far capire le ragioni. Molti sono ragazzi di 20 anni, che ovviamente non vedono l’ora di riprendere a giocare ma stiamo cercando di fargli capire che le problematiche che adesso non anno sono problematiche che potrebbero riguardare loro negli anni futuri, perché lasciare in mano alla discrezionalità di pochi l’intero nostro sistema vuol dire probabilmente consegnarci agli altri”, ha concluso Calcagno.
Intanto ieri l’ex ministro Franco Frattini, che oggi guida il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni (l’organo che prenderà una decisione sulla Serie B a 19 squadre e il blocco dei ripescaggi il prossimo 7 settembre) ha scritto così su twitter: «Le sentenze e i processi sportivi servono a questo.Una parte parla di regole vere, l’ altra parte di “regole del golpe”. Decideremo, mica vince chi è il più forte o chi grida di più. Vince chi segue le norme. Altrimenti è rissa e non giustizia. Il decreto che ho pubblicato va letto con attenzione, in tutti i paragrafi. E all’ udienza del 7 settembre spero in un confronto civile fra tutti gli interessati, il Collegio deciderà secondo regole e giustizia in ogni caso».