Premier League BT solidarietà

Accordi sponsor in bitcoin – Svolta importante in Premier League per quanto riguarda il mercato delle sponsorizzazioni. Alcuni club inglesi sperimenteranno infatti per la prima volta accordi di sponsorship pagati attraverso i bitcoin.

Accordi sponsor in bitcoin, partnership tra eToro e sette club inglesi

Come riporta “AdnKronos”, sono sette le società di Premier League che riceveranno pagamenti in criptovalute per le loro sponsorizzazioni con la piattaforma di social trading eToro. L’azienda ha infatti chiuso contratti con i club Brighton & Hove Albion, Cardiff City, Crystal Palace, Fulham, Leicester City, Southampton e Tottenham Hotspur.

«Crediamo sia il primo caso al mondo in cui una squadra di calcio professionista si ritrova a firmare un accordo di sponsorizzazione pagato tramite criptovalute», ha affermato Iqbal V Gandham, Uk Managing Director di eToro. La società «esplorerà le possibilità di applicazione della tecnologia blockchain, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza calcistica a tutto tondo. Blockchain porta trasparenza, il che significa che può migliorare l’esperienza per tutti coloro che amano il “bel gioco”. Che tu sia un tifoso vittima del bagarinaggio o un club che sta negoziando un trasferimento, siamo convinti che la tecnologia blockchain rivoluzionerà il mondo del calcio», spiega una nota.

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Accordi sponsor in bitcoin, contratti da 4-5 milioni di sterline

Si tratta, in questo caso, di accordi multi-milionari – secondo le stime di Finance Magnates si parlerebbe di 4 o 5 milioni di sterline – in cui le prime rate sono state pagate ai diversi club, tramite l’utilizzo di Bitcoin. eToro ha inoltre firmato accordi di sponsorizzazione anche con Bournemouth, Huddersfield Town e Newcastle United, ma senza Bitcoin. «Noi del Palace siamo orgogliosi di essere all’avanguardia nel portare nuove tecnologie e nuove idee nel calcio. Siamo entusiasti di accogliere eToro come partner in grado di aiutarci a comprendere meglio il vero potenziale offerto dalla tecnologia blockchain», ha detto Steve Parish, presidente del Crystal Palace.

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