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Sergio Ramos e Leo Messi in Real Madrid-Barcellona (foto Insidefoto.com)

I calciatori della Liga sono pronti ad “andare fino in fondo” contro la decisione di giocare una gara di campionato negli Usa. Ieri è andato in scena infatti un vertice tra i capitani dei club di prima divisione spagnola e l’associazione dei calciatori spagnoli (AFE, sociación de Futbolistas Españoles), in cui è stata ribadita la posizione dei giocatori.

Al termine dell’incontro, a cui erano presenti tra gli altri Sergio Ramos per il Real Madrid e Sergio Busquets per il Barcellona, ha fatto il punto il presidente dell’AFE, David Aganzo. «È giunto il momento di dire “basta” – le sue parole -. I calciatori sono stanchi  di questa situazione, perché sono e siamo i protagonisti e non vengono tenuti in alcuna considerazione. Abbiamo molte cose da dire nel mondo del calcio e riteniamo di non avere rispetto».

«I capitani sono indignati, dobbiamo sistemare molte cose. I calciatori non sono d’accordo nel prendere decisioni unilateralmente riguardo, tra le altre cose, anche le partite da giocare fuori dalla Spagna. Non possiamo dimenticare di essere i protagonisti di questo gioco, insieme ai fan e agli arbitri», ha proseguito.

«È stata una mancanza di rispetto aver firmato un accordo per quindici anni con una multinazionale americana. Gli Stati Uniti sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I capitani sono sorpresi e arrabbiati che una decisione così importante sia stata presa senza essere consultati: i giocatori sono all’unanimità contrari, nessuno è favorevole».

Per quanto riguarda i club, «alcuni sono favorevoli e altri che sono contrari, ma sto parlando a nome dei calciatori», ha detto Aganzo. Che non ha esclusouno sciopero dei giocatori se le loro preoccupazioni non venissero ascoltate. «Dirò molto chiaramente che faremo tutto il possibile per evitare questo. Ma allo stesso tempo, siamo disposti ad andare fino in fondo, se necessario».

 

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