Non solo riforma dei campionati e organizzazione degli Europei 2028. Nel programma elettorale di Gabriele Gravina per la presidenza della Figc è infatti contenuto anche un paragrafo relativo agli agenti e ai procuratori sportivi.
«In perfetta sintonia con le recenti disposizioni di legge (Legge Bilancio 2018 – DPR 23 marzo 2018 e decreti attuativi), la Federazione s’impegnerà per ridare ordine e garanzie all’attività di procuratore sportivo, istituendo nuovamente un albo il cui accesso, con il conforto di determinate caratteristiche, sarà consentito attraverso una prova di esame», si legge nel documento.
«Sarà questa anche l’occasione – prosegue Gravina – per risolvere alcuni punti di compatibilità delle nuove disposizioni al fine di sottoporre l’esercizio di tale attività in ambito federale ad una serie di vincoli, primi fra tutti quelli tesi ad evitare conflitti di interessi diretti e/o mediati nei rapporti con i calciatori e le società, quelli finnalizzati ad una netta separazione di tale percorso con quello di altre figure (specie quelle direttive e manageriali), quelli tesi ad una chiara identificazione dei rapporti di assistenza con i calciatori con l’introduzione di un tetto per club e per categoria, quelli legati alla possibilità di “assistenza” di allenatori e, non ultimo, quello di soggiacere al potere disciplinare federale».
«Di attualità anche la problematica dei compensi», conclude Gravina per quanto riguarda il ruolo dei procuratori sportivi.