Otto giornate sono davvero poche per formulare un giudizio valido, anche se nel frattempo 2 allenatori sono stati già esonerati dai loro Presidenti, che evidentemente le hanno considerate sufficienti.
Non è nemmeno lo scopo dell’articolo, che è invece quello di sottolineare come risultati e prestazioni siano due cose diverse, che in uno sport a basso punteggio come è il calcio possono spesso divergere, in funzione del caso. Inoltre più che analizzare squadra per squadra si cerca di offrire al lettore un approccio relativamente semplice che permetta di valutare a lui stesso risultati e prestazioni delle squadre che gli interessano.
Nel primo grafico “Risultati” la scala verticale delle ordinate illustra quanti tiri una squadra ha subito in media per ogni goal che ha incassato. Più tiri deve fare l’avversario per segnarle un goal e meglio è per quella squadra.
La scala orizzontale delle ascisse mostra invece quanti tiri la stessa squadra ha fatto per ogni goal che ha segnato. La scala orizzontale è invertita in quanto meno tiri una squadra fa per fare un goal e meglio è per quella squadra.
Le linee tratteggiate arancioni rappresentano la media dei tiri per goal di tutte le squadre e dividono il grafico in quattro quadranti, dove nel quadrante N° 1 stanno i migliori risultati. Proviamo a leggerne qualcuno.
Sampdoria, Parma e Sassuolo hanno ottenuto i migliori risultati quanto a tiri fatti per ogni goal segnato (scala orizzontale) con circa soli 7 tiri fatti per ogni goal segnato. Leggermente meglio di Roma, Fiorentina e Milan e addirittura della Juventus.
Male invece hanno fatto Empoli, Bologna e Frosinone con circa 21, 24 e 26 tiri effettuati per fare un goal. Sampdoria, Parma e Sassuolo hanno risultati differenti per quanto riguarda invece i tiri fatti dagli avversari per ogni goal che loro hanno incassato (scala verticale).
Spicca in particolare il risultato straordinario della Sampdoria che ha subito un goal ogni circa 30 tiri effettuati dagli avversari. (La Sampdoria ha concesso finora 119 tiri, che sono parecchi, ma ha incassato appena 4 goal).
Questo risultato potrebbe dipendere dal portiere, se avesse fatto una serie di parate eccezionali, ma non è stato il caso di Emil Audero, ottimo giovane che si è finora ben comportato, ma non ha compiuto continui miracoli.
È invece dovuto al fatto che gli avversari contro la Sampdoria hanno sbagliato molto più del normale, e cioè la Sampdoria è stata fin qui fortunata.
Un lettore potrebbe eccepire che i tiri subiti dalla Sampdoria potrebbero essere provenuti in gran parte da una notevole distanza e/o da posizioni decentrate, quindi poco pericolosi. Questa giusta osservazione introduce proprio il tema delle prestazioni.
Il grafico “Prestazioni” è del tutto uguale al precedente, salvo che al posto dei G (Goal fatti), ci sono gli xG e al posto dei GA (Goal Against, cioè quelli incassati) ci sono gli xGA. Ho già illustrato in un articolo precedente cos’è un xG. In sintesi è il “goal atteso” da ogni tiro in funzione di distanza, angolo, tipo di passaggio ricevuto, marcatura, palla ferma o in movimento ecc… quindi ne misura la qualità.
Rappresenta la probabilità di fare goal che ha un giocatore medio di Serie A proprio con “quel tiro”. Ad esempio un calcio di rigore vale circa 0,75 xG e vale così perché nelle migliaia di rigori tirati i giocatori di Serie A, Liga, Premier ecc… hanno fatto goal il 75% delle volte. Ogni partita una squadra produce un tot di xG e concede un tot di xG all’avversario, chiamati xGA. Gli xGA non sono altro che gli xG concessi e cioè gli xG prodotti dagli avversari.
Nel grafico sono poi rapportati ai tiri per realizzare (scala orizzontale) o incassare (scala verticale) un xG. Si vede che la Sampdoria, non solo come risultati ma anche come prestazioni, ha fatto bene rispetto alla media delle altre squadre e sta infatti nel primo quadrante. I tiri per ogni xG fatto (scala orizzontale) sarebbero circa 9,5. Nella realtà gliene sono bastati circa 7,5 per fare ogni goal (primo grafico) e questa differenza positiva (non molto grande) può essere dovuta essenzialmente all’abilità e alla buona forma dei suoi giocatori.
I tiri fatti dagli avversari per ogni xG incassato sarebbero invece circa 12, ma abbiamo visto nel primo grafico che sono occorsi agli avversari in media ben 30 tiri per fare un goal alla Sampdoria, che sono il doppio ad esempio di quanti ne sono serviti in media agli avversari per far un goal alla Juventus. E questo è dovuto alla fortuna. Anche il Parma presenta una situazione simile.
Un altro caso abbastanza singolare è poi l’Empoli. Che ha buone prestazioni, ma cattivi risultati. I tiri subiti per ogni goal incassato (primo grafico, scala verticale) sono circa quelli previsti dal secondo grafico. I tiri invece necessari all’Empoli per fare un goal sono stati più di 21, cioè più del doppio di quelli previsti dal secondo grafico.
Qual’è la ragione? In parte si potrebbe anche ipotizzare che i giocatori dell’Empoli siano “meno bravi” della media. Ma dover fare il doppio dei tiri per segnare un goal significherebbe essere un po’ troppo “meno bravi” della media, e non è verosimile per giocatori della stessa categoria. La verità è che l’Empoli ha non solo sbagliato un rigore, ma soprattutto ha preso 7 pali in 8 partite, che è davvero un record di sfortuna. Un po’ all’opposto troviamo il Genoa, che come prestazioni dovrebbe fare un goal ogni 14 tiri, ma poi ne ha fatto in realtà 1 ogni 9 tiri, grazie alla particolare vena mostrata fin qui dal suo giovane attaccante-rivelazione Piatek.
Il terzo grafico mostra il rapporto tra G/GA nella scala orizzontale e xG/xGA in quella verticale. È un altro modo, diverso dai tiri fatti o subiti per ogni goal, di valutare sinteticamente in un solo grafico risultati e prestazioni.
Osserviamo ad esempio la Juventus, che ha un rapporto G/GA di 3,6, cioè ha realizzato finora di 3,6 goal (scala orizzontale) per ogni goal incassato (normalmente le squadre che vincono i Campionati mostrano sempre o quasi sempre un rapporto goal fatti/subiti pari o superiore a 3). I risultati sono ben correlati con le sue prestazioni, che sono di quasi 3xG prodotti per ogni xGA concesso e cioè sono altrettanto solide.
La Sampdoria ha anche realizzato 3 goal per ogni goal incassato, però ha prodotto 0,9 xG per ogni xGA concesso, ossia produce meno xG di quanti ne concede. Come risultati realizza molto bene e subisce pochissimi goal. È tuttavia abbastanza improbabile che gli avversari continuino a sbagliare così tanto contro di lei e perciò Giampaolo dovrebbe cercare di migliorare la fase difensiva, se vuole rimanere in lotta per l’Europa.
L’Empoli ha un rapporto xG/xGA pari a 1 (scala verticale) che per una squadra che ha l’obiettivo di salvarsi è una buona prestazione, ma poi nella realtà ha avuto un rapporto di G/GA di 0,5 ossia fa metà dei goal che dovrebbe fare. Come abbiamo già detto è stata abbastanza sfortunato, ma non deve scoraggiarsi. Piuttosto io consiglierei al bravo tecnico Andreazzoli di portare i suoi giocatori alla bellissima Chiesa della Collegiata di Sant’Andrea (patrono di Empoli) per una benedizione.
Infine qui in basso una tabella con tutti i dati, compresi quelli totali. Si noterà ad esempio che il Bologna ha fatto 97 tiri, ma complessivamente di poca qualità, avendo prodotto con quelli appena 5,9 xG, mentre la Sampdoria ne ha fatti 91 con cui ha prodotto 9,2 xG e infine lo sfortunato Empoli ha prodotto 108 tiri di buona qualità con 10,8 xG prodotti. N.B. Va ricordato, riguardo ai dati totali, che il Milan e il Genoa hanno disputato una partita in meno.
Sempre molto interessante. Peccato non leggere più i tuoi commenti su juvent ibus…
Temo non sia comune. Uno dei motivi per cui mi sono interessato al calcio è proprio perché, vista la relativa semplicità dei dati oggettivi che è necessario esaminare, permette immediatamente di capire la dimestichezza dell’interlocutore con ragionamenti quantitativi. Forse non sorprendentemente in Italia, è molto bassa anche tra persone che, per formazione, dovrebbero possederne almeno dei rudimenti. In secondo luogo, mi ha permesso di verificare in modo molto diretto la quasi totale assenza, da parte dei mezzi di comunicazione (giornali, ma anche siti più specialistici), della volontà di far progredire il livello medio della conoscenza, anche in un settore molto semplice come lo sport.
in questo senso ho trovato i tuoi commenti un tentativo notevole, a maggior ragione perché opera di un singolo, e mi dispiace che la ricezione globalmente sia stata negativa al punto da convincerti ad abbandonare.
Il calcio vive di racconti favolistici, di impressioni, specialmente le più recenti e di dicerie consolidate.
Per di più la gente che scrive di calcio è generalmente incompetente e quando uno anche è stata calciatore, non ha studiato poi niente di calcio.
Non è che un bravo negoziante è per forza anche un bravo analista del settore, se non l’ha studiato. O lo è solo per talune cose.
Non mi dilungo, ma basti questo: alla domenica ci sono spesso cinque o sei partite in diretta alla stessa ora, alle 15 in genere.
Alla fine delle aprtite ci sono le dichiarazioni di rito e i commenti.
Negli studi TV si presentano appena concluse le partite gli allenatori.
E le due persone che conducono la trasmissione fanno domande e soprattutto “analizzano” le partite.
Ma quali partite hanno visto?
Una o forse due perchè una partita dura due ore, con l’intervallo, e per vederne 5 o 6 ci vuole una giornata. Quindi di cosa parlanoe che dicono?
Luoghi comuni, a cui gli allenatori rispondono con altrettantiluoghi comuni.
Se uno prova a cambiare, non è gradito.
Va bene così.
C’è un sito che non nomino che ha come slogan “sport & cultura”.
Al 90% più che “cultura2 è spazzatura fatta da ignoranti, per di più saccenti e presupponenti.
Ed è la “creme”