«In Serie B non si tratta di un caos, ma di una scelta fatta da 19 società in virtù di diritti conquistati sul campo, sanciti e verificati dalla Figc all’atto delle iscrizioni ai campionati. Siamo a un quarto della stagione, a metà del girone di andata, e ancora si parla di stravolgimento? È un principio aberrante». Così il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata, intervenuto al programma Radio anch’io sport sulla situazione della serie cadetta.
«Dovrebbe esserci una giustizia endofederale forte rispetto a quella esterna e in grado di definire in tempi rapidi e con chiarezza queste situazioni – ha spiegato Balata -, ma nel nostro caso questo è avvenuto e anche nell’ultimo provvedimento del Consiglio di Stato si far riferimento a una decisione già emanata dal Tribunale federale nazione che è di una chiarezza esemplare, definisce principi lapalissiani. Questo alone di incertezza permane, ma non dipende dalla Lega B se ci siamo trovati in questo vortice schizofrenico di ricorsi e controricorsi: noi ne abbiamo subito oltre 60 da tutte le società coinvolte nella vicenda dei ripescaggi».
«Vorrei capire – ha proseguito – quale è il peccato originale commesso dalla Lega B, che è stata autorizzata a presentare un proprio calendario e ha fatto partire un campionato che altrimenti oggi non avremmo ancora potuto iniziare».
«Sono fallite 154 società in questi ultimi anni, il calcio ha bisogno di riforme urgenti. Noi abbiamo deciso di appoggiare il presidente della Federcalcio Gravina dopo un confronto molto intenso. Lui deve avere la forza di fare le riforme, la prima è quella dei campionati, il nostro sistema così non può reggere. Servono regole più stringenti e rigorose, cercando di stabilire chi ha diritto ad accedere al calcio. Anche nel calcio ci sono avventurieri e personaggi con finalità di natura addirittura criminale e imprenditori sani e perbene che si stanno allontanando dal mondo del calcio. Da quando si parla di riforma sono fallite 154 società, anche quest’anno situazioni straordinarie, città vilipese da alcune situazioni e da alcuni personaggi. Questo è il momento di fare le riforme», ha concluso Balata.