Dopo nove mesi di commissariamento è ripresa l’attività del Consiglio Federale, il primo della nuova era targata Gabriele Gravina. Un Consiglio definito dal neo presidente “intenso e partecipato”, che ha eletto vice presidenti all’unanimità Cosimo Sibilia (vicario) e Gaetano Micciché, mentre è stato deciso di rinviare ad una successiva riunione l’elezione dei membri del Comitato di Presidenza.
Dopo aver ricordato quattro figure di spicco del calcio italiano scomparse negli ultimi mesi, l’allenatore Gustavo Giagnoni e gli arbitri Sergio Gonella, Claudio Pieri e Luigi Agnolin, Gravina ha augurato ai consiglieri “una stagione di lavoro fruttuoso e incisivo, perché le aspettative sono tante e tali da assumerci tutti le responsabilità cui siamo chiamati dall’attuale momento storico”, anticipando la necessità di affrontare in una prossima riunione la modifica degli artt. 49 e 50 delle NOIF.
Il neo presidente della FIGC ha poi annunciato di voler portare in discussione e approvazione entro il prossimo 31 dicembre le nuove norme relative alle Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici.
Come contenuto nella piattaforma programmatica che ha accompagnato la sua elezione a presidente, Gravina ha proposto l’istituzione di sei tavoli di lavoro con oggetto i temi di cui la FIGC e tutto il calcio italiano necessitano attraverso una riforma complessiva.
I tavoli saranno composti da autorevoli esperti delle materie di riferimento e i singoli coordinatori si confronteranno sotto l’egida del presidente federale in una sorta di comitato di gestione. Questi gli argomenti che poi verranno sottoposti al Consiglio Federale: governance (controlli e statuto), giustizia sportiva, riforma dei campionati, impiantistica, marketing (sviluppo economico e commerciale) e Club Italia. “Ci saranno anche delle professionalità esterne al mondo del calcio – ha sottolineato Gravina – e auspichiamo l’ingresso di figure di livello internazionale”.