Gordon Singer, figlio di Paul e capo dell’ufficio di Londra del fondo Elliott, avrebbe incontrato nei giorni scorsi l’ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi.
Lo ha rivelato il quotidiano finanziario MF, secondo cui l’ex premier e l’esponente di Elliott, cui fa ora capo il 99,93% del club rossonero, si sarebbero intrattenuti sul futuro del club con Berlusconi che avrebbe illustrato a Singer jr le numerose dinamiche del calcio italiano.
Escluso un ritorno di Fininvest nel capitale del Milan, non è chiaro se nell’incontro Singer e Berlusconi abbiano ragionato anche sulla multa di 12 milioni comminata dalla Uefa al club per lo sforamento dei parametri del fair play finanziario nel triennio 2015-2017, anni in cui il club era sotto il controllo della holding della famiglia Berlusconi, che potrebbe essere pertanto chiamata dalla nuova gestione a saldare parte del conto.
Multa che la nuova proprietà del Milan è tuttavia intenzionata a contestare prima davanti al Tas di Losanna (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE)
Il fondo Elliott ha infatti valutato troppo severa la nuova pronuncia della Uefa sul fair play finanziario.
Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, Nyon, che gode di una capacità discrezionale piena, non ha scelto di patteggiare (il settlement) ma ha deciso autonomamente, riproducendo la sentenza dell’estate scorsa e rinviando un’eventuale esclusione di tre anni.
Il solo fatto che si riparli del più duro dei provvedimenti è considerato eccessivo.
Inoltre risanare il bilancio fino al limite consentito di un passivo di 30 milioni non è scontato per un club che parte da -126, che ne impegna almeno 70 nella gestione annuale e che ricomincia oggi un percorso virtuoso.
Il deficit lasciato in eredità dalla gestione di Mr Li per l’esercizio 2018 potrebbe inoltre essere sanzionato con un’ulteriore ammenda, rispetto a quella di 12 milioni già comminata per il rosso aggregato della gestione Fininvest.
Di qui la decisione di impugnare la sentenza della Uefa davanti al Tas.
Secondo MF il Milan non sarebbe però stato l’ unico argomento di discussione nel vertice. Elliott in Italia è impegnato nella complicata battaglia con i francesi di Vivendi su Telecom Italia e nello stesso tempo Mediaset ha anch’essa un conto aperto con la società transalpina dopo la vicenda Mediaset Premium (che il gruppo di Cologno Monzese contava di aver ceduto a Vivendi prima che questi ingranassero la retromarcia).
Mentre sullo sfondo resta sempre lo scenario futuro di una possibile intesa tra Telecom e Mediaset in un settore in piena evoluzione a livello mondiale.